Nuovo appuntamento con le nostre interviste musicali: oggi è isygold a passare sotto le grinfie della nostra redazione per il nuovo EP. Già anticip
Nuovo appuntamento con le nostre interviste musicali: oggi è isygold a passare sotto le grinfie della nostra redazione per il nuovo EP.
Già anticipato dal singolo in italiano “Buonanotte” e dal video, torna isygold con un EP di debutto interamente in inglese dal titolo “Popogatapec”. Un disco più colorato e innervato da strumenti e suoni differenti: quattro brani che esprimono anche altrettanti generi e mondi diversi, per un quadro totale più maturo e completo, un viaggio onirico da Milano al Messico e ritorno, disponibile su tutte le piattaforme digitali da lunedì 18 novembre 2024 (in distribuzione Believe Music Italy).
Non ci ha risposto sul “com’è andata”, quando gli abbiamo chiesto del suo percorso scolastico, e ora ci stiamo immaginando risvolti tragici. E a parte questo, abbiamo scoperto molto di questo personaggio della scena milanese, ed ecco com’è andata!
Questo è un portale dedicato agli studenti, quindi non possiamo che iniziare con il chiederti qual è stato il tuo percorso scolastico. Com’è andata?
Liceo classico, poi storia e filosofia: un bel percorso; ho sempre amato studiare. Ora insegno in Naba e scrivo (a breve uscirà il mio terzo libro).
E con lo studio della musica invece che rapporto hai? Si può fare musica senza prima studiarla?
Assolutamente sì. Io ho studiato chitarra, piano, sax e basso ma nel momento della composizione si deve dimenticare tutto e sintonizzare le antenne per captare le sinfonie dell’universo.
Com’è nato il tuo primo disco, “Popogatapec”, e come mai proprio questo titolo? È un termine milanese, oppure messicano?
Ho tante canzoni in inglese in archivio; queste erano quelle pronte ma ne seguiranno tante altre. Popogatapec è una versione errata del nome di un vulcano messicano, contenuta dentro il romanzo Infinite Jest; una lettura che mi ha accompagnato durante parte della registrazione dei brani. Mi piaceva il suono quasi infantile e primordiale del vocabolo.
Isygold esisterebbe anche lontano da Milano? In che modo ti ha influenzato e cambiato una città come questa? Ci racconti anche il percorso di “Buonanotte”, il tuo pezzo scritto dopo una biciclettata per la città?
Certamente, il luogo di nascita e’ affidato al Caso, non conta nulla. Buonanotte era una ninna nanna per tutti gli insonni… poi abbiamo pensato a inserire un video che rappresentasse una biciclettata notturna appunto “insonne”.
Stai forse già lavorando a qualcosa di nuovo? A che cosa?
Verso febbraio uscirà un singolo con 2/3 brani. E poi molti altri. Per ora preferisco registrare poche canzoni ma una con una buona cadenza.
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