Tempo di lettura: 3 Minuti

FacceSapè: ecco la nostra intervista per il nuovo doppio singolo di Kublai

FacceSapè: ecco la nostra intervista per il nuovo doppio singolo di Kublai

Nuovo appuntamento con le nostre interviste musicali: oggi è Kublai a passare sotto le grinfie della nostra redazione per il nuovo doppio singolo.

Johnny DalBasso presenta una nuova versione di “Isabella”
“Il canto del cigno” di Lotus è diventato un video ufficiale
Giuliano Gabriele è tornato con il nuovo singolo “MaraDona”

Nuovo appuntamento con le nostre interviste musicali: oggi è Kublai a passare sotto le grinfie della nostra redazione per il nuovo doppio singolo.

Teo Manzo, nelle sembianze di Kublai, esce a sorpresa con due canzoni “natalizie” in stile 45 giri, un nuovo doppio singolo in uscita su tutte le piattaforme digitali da venerdì 29 novembre 2024 (fuori per Eusapia Records, e in distribuzione Believe Italia).

I due brani, “Sotto Natale” e “Fantasmi a parte”, imitano i due movimenti del prestigiatore, scomparsa e apparizione, andata e ritorno. Se è vero che l’essere umano è il solo animale in grado di pensare l’assente, questi due brani, ruvidi e antichi, non fanno altro che questo: immaginare, oltre il silenzio presente, un futuro. Il migliore, tra i fantasmi possibili.

Noi lo abbiamo intervistato, partendo dal suo percorso musicale.

Ecco com’è andata, e cosa ci ha raccontato riguardo i suoi fantasmi.

Questo è un sito dedicato agli studenti, quindi non possiamo che iniziare con il chiederti qualcosa sul tuo percorso scolastico. Com’è andata?
È andata, dai. Non sono mai stato un grande apritore di libri, ma ho concluso il liceo scientifico più che dignitosamente. Quello che non ho concluso è stata invece l’università, ho fatto un paio di anni di lettere moderne, ma l’ambiente non mi ha conquistato. Inoltre, cercavo indipendenza, e ho iniziato a lavorare abbastanza presto. Non rimpiango di aver interrotto gli studi, ma – a chi può – consiglierei di non avere troppa fretta a uscire di casa. Quando non puoi fare a meno di lavorare la musica diventa un dopolavoro, è subordinata per forza.

E con lo studio della musica invece che tipo di rapporto hai? È vera quella cosa che si dice, che forse non bisognerebbe fare musica senza prima studiarla? Com’è stato per te?
Chi lo dice sbaglia. Ci sono molti modi di studiare, a me la musica è sempre “venuta facile”, mi piaceva proprio perché non avevo bisogno di studiarla. Non che non abbia studiato nulla, ma l’ho fatto deduttivamente, negli anni, approfondendo via via ciò che mi serviva o interessava. Non me la sento di dire che studiare in maniera tradizionale sia sbagliato per forza, ma direi questo: suonare “giusto” non vuol dire suonare bene. Suonare bene lo si impara sul campo, sporcandosi le mani, facendolo con altre persone. Lo studio tecnico può anche essere interessante, ma non allena – per esempio – a suonare dal vivo. Forse allena a raggiungere la sufficienza, a suonare tutto giusto, ma se fai musica per esprimerti te ne fai poco.

Fantasmi a parte sembra quasi essere un ritorno alle origini, rispetto al cambio di sonorità che avevi intrapreso quando hai cominciato a chiamarti Kublai. Cos’è successo in quest’ultimo periodo?
La produzione degli album di Kublai è sempre durata anni, e per quanto la musica che faccio sia sempre un po’ “astratta”, quando pubblico un brano sono una persona diversa da quella che l’ha composto. Quest’anno sono cambiate molte cose nella mia vita e mi è venuta voglia di pubblicare qualcosa che le rappresentasse. In questo momento Fantasmi a parte mi assomiglia, anche nella nudità degli arrangiamenti.

Ti vediamo anche lavorare completamente da solo alla produzione. C’è qualcosa che ti manca del lavorare con qualcun altro?
Lavorare con altri è la cosa che più mi piace, anche se, come dicevo, allunga i tempi. Inoltre, se nella vita aspetti sempre le condizioni ideali per fare qualcosa, aspetterai in eterno. Però un disco fatto da una band o da una crew è sempre più tridimensionale, quindi più profondo, più durevole. Nella mia esperienza è sempre stato così.

Questo è un capitolo a sé, o dobbiamo aspettarci un nuovo album?
Fantasmi a parte è una parentesi, ma una parentesi a cui tengo molto. Verranno altri album ma saranno diversi. Almeno, spero.

#FacceCaso

COMMENTS

WORDPRESS: 0
DISQUS: 0