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FacceSapè: ecco la nostra intervista per il nuovo singolo dei The Ghibertins

FacceSapè: ecco la nostra intervista per il nuovo singolo dei The Ghibertins

Nuovo appuntamento con le nostre interviste musicali: oggi sono i The Ghibertins a passare sotto le grinfie della nostra redazione per il nuovo singol

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Nuovo appuntamento con le nostre interviste musicali: oggi sono i The Ghibertins a passare sotto le grinfie della nostra redazione per il nuovo singolo.

Un nuovo capitolo per i The Ghibertins che dopo quattro anni di assenza tornano con un nuovo singolo, la canzone “Numbers”, disponibile su tutti gli store digitali da venerdì 14 marzo 2025. Un piccolo manifesto di resistenza musicale, per una band che emerge come una tra le più interessanti della scena indipendente, che si è distinta anche all’estero, attraverso portali internazionali come BBC Radio, Clash Magazine e Konbini streaming.

Camminiamo su una linea sottile tra l’orgoglio di voler rimanere ciò che si è e la vergogna di doversi piegare a regole non scritte ed etichette imposte, il tutto per ottenere i numeri. Il ritornello “I’m just a number and I think I like it” riflette una critica alla società moderna, dove le persone sono spesso ridotte a numeri e statistiche, e il protagonista sembra accettare questa realtà con una sorta di rassegnazione. Il numero prima del contenuto

In sintesi, “Numbers” dei The Ghibertins è una canzone che affronta temi di autenticità, superficialità e la lotta per trovare un senso di sé in un mondo dominato dai numeri e dalle apparenze. Un piccolo manifesto di resistenza musicale, per una band che emerge come una tra le più interessanti della scena indipendente, che si è distinta anche all’estero, attraverso portali internazionali come BBC Radio, Clash Magazine e Konbini.

Volevamo intervistarli, partendo come sempre dal loro percorso scolastico, ed ecco com’è andata.

Questo è un sito dedicato agli studenti, e quindi non possiamo che iniziare col chiedervi qualcosa sul vostro percorso scolastico? Com’è andata?
Il nostro percorso scolastico è stato vario, come lo siamo noi. Essendo in cinque e di età differenti, le esperienze scolastiche sono state molto diverse tra loro. Alcuni di noi hanno coltivato la passione per la musica già dai primi gruppi formati tra i banchi di scuola, mentre per altri il cammino è stato più tortuoso. Di sicuro, la scuola è stata il primo palcoscenico dove abbiamo condiviso emozioni e suonato insieme.

E con lo studio della musica che tipo di rapporto avete? È vera quella cosa che si dice, che non si può fare musica se prima non la si studia?
Crediamo che studiare musica sia un enorme vantaggio, ma non un requisito essenziale per farla. Lorenzo (Junior), Marco e Luca sono musicisti con la M maiuscola, tutti con un percorso di studi musicali che ha affinato il loro talento e ampliato la nostra visione compositiva. Tuttavia, l’ispirazione non si insegna: l’istinto e la passione restano componenti fondamentali.

“Numbers” è il vostro nuovo singolo. Che tipo rapporto avete con i numeri? Quando avete iniziato a fare musica eravate meno attenti a queste dinamiche?
Siamo onesti, è impossibile staccarsi dai numeri. Anche in passato erano importanti, ma non in modo così maniacale come oggi. Adesso i numeri sono stampati addosso a tutti e influenzano le scelte: se vedi un artista con pochi ascolti su Spotify, inconsciamente pensi che possa essere “meno interessante”. Per gli artisti emergenti, il numero <1000 su Spotify è una soglia difficile da superare, un ostacolo psicologico che molti conoscono fin troppo bene. “Numbers” è anche una nostra auto-ironia: ci lamentiamo del peso dei numeri ma poi siamo i primi a sperare che il brano entri nelle playlist per raggiungere più persone.

C’è qualcosa che rimpiangete da quando è iniziato il vostro percorso musicale? E qualche invece di cui avete ben ragione a vantarvi?
Non siamo tipi da rimpianti. Non ci soffermiamo a guardare indietro e a chiederci “e se…?” Siamo orgogliosi di aver sempre fatto le cose a modo nostro, con onestà. Forse avremmo potuto fare qualche compromesso, ma non sarebbe stato noi. Di certo siamo fieri di essere arrivati a costruire qualcosa che ci rappresenta fino in fondo.

Come sta andando il 2025 sinora?
Direi che è iniziato bene! Non pubblicavamo musica da un po’ e tornare a farlo è stato emozionante. Come diceva il caro Dewey di Malcolm in the Middle: “Non mi aspetto niente, ma sono già deluso!” Scherzi a parte, siamo carichi e abbiamo tanti progetti in cantiere. Ci piace buttarci a capofitto nelle cose, provare, sbagliare e migliorare.

#FacceCaso

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