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FacceSapè: ecco la nostra intervista per il nuovo album di Mattia Amati

FacceSapè: ecco la nostra intervista per il nuovo album di Mattia Amati

Nuovo appuntamento con le nostre interviste musicali: oggi è Mattia Amati a passare sotto le grinfie della nostra redazione per il nuovo album. Fuo

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Nuovo appuntamento con le nostre interviste musicali: oggi è Mattia Amati a passare sotto le grinfie della nostra redazione per il nuovo album.

Fuori su tutte le piattaforme digitali da venerdì 28 marzo per Mitridate Records/Giesse Label Group il nuovo album di Mattia Amati dal titolo “Nottetempo”. Questa raccolta di dieci tracce è stata concepita per essere ascoltata tra le mille riflessioni che accompagnano spesso le ore notturne, quando la nostra mente è più propensa a pensare liberamente. “Nottetempo” è anche la title track dell’album, una ballad con un sound ’70/’80 il cui significato è da intendersi come “durante la notte”. Nottetempo, però, è anche l’autobus notturno di Harry Potter e nel ritornello il cantautore si diverte a raccontare le due sfaccettature di questa parola.

Abbiamo colto l’occasione per scambiare qualche parola con Mattia e scoprire qualcosa di più sul suo rapporto con la musica e, ovviamente, sul suo percorso scolastico.

Questo è un sito dedicato agli studenti, quindi non possiamo che iniziare col chiederti qualcosa sul tuo percorso scolastico.
Diciamo che non ho mai avuto un buon rapporto con la scuola, mi sono diplomato lontano 2017 con 73.
Ho frequentato l’alberghiero, specializzazione cucina, ma ho capito fin da subito che non era la cosa che volevo fare nella vita. Sicuramente l’esperienza scolastica mi ha lasciato il saper cucinare, a volte anche molto bene. Un piccolo aneddoto che posso raccontare è che per 5 anni ai temi di italiano sono sempre andato male tranne che a quello della maturità, cosa incredibile ma vera. Inoltre, mi porto dietro dai tempi della scuola ancora 2 amici con i quali mi vedo e mi sento tutt’ora.

E che tipo di rapporto hai invece con lo studio della musica? Si può fare musica senza studiarla?
Io prendo ancora adesso lezioni di canto ed ho smesso da poco di prendere lezioni di piano che ho seguito per 3 anni e devo dire che mi ha dato punti di vista diversi per quanto riguarda la scrittura del testo e della parte musicale, devo dire che sono stato molto fortunato perché ho avuto come maestro Federico Sagona che ha suonato con diversi big della musica italiana. Devo dire che ho deciso di studiare musica per me prima che per scrivere le canzoni. Dipende che genere fai, ma ormai nel 2025 si fa veramente tante cose senza aver studiato niente e la musica è una di queste.

Il titolo del tuo nuovo album “Nottetempo” ha un duplice significato. Uno di questi si riferisce al celebre autobus notturno di Harry Potter. Che rapporto hai con questa saga?
Solo qualche anno fa ho associato i significati della parola nottetempo, prima conoscevo solo il nottetempo di Harry Potter. Ho sempre visto i film di Harry Potter da quando sono usciti e ogni 2-3 anni mi piace rivederli tutti, credo sia una delle saghe di film che rimarranno nel tempo, sono stato fortunato a poter vivere la saga nel presente.

Questo disco nasce dalla collaborazione con Marco Carnesecchi. Ci racconti qualcosa di più? Com’è lavorare con lui?
Ho conosciuto Marco ormai 5 anni fa grazie alla scuola di canto che frequento, poi tramite delle sessioni in studio da lui con altri ragazzi ed infine abbiamo collaborato per la creazione del mio album. Abbiamo passato tanto tempo in studio perchè sono dell’idea che per fare le belle serve tempo, avevo più di 20 provini per l’album e abbiamo scelto quelle che secondo noi avevano più potenziale. Oltre che ad essere un produttore ed un musicista fortissimo è anche una persona fantastica. Mi ha aiutato veramente tanto a crescere come artista e come persona, è stata un’esperienza bellissima. Sono veramente contento della musica che è uscita.

Qual è la riflessione più strana che è nata per te nottetempo?
Ad ottobre 2023 la riflessione più strana ma allo stesso tempo vera è che mi sentivo solo, non sentivo nessuno vicino a me, le cose sia a livello sentimentale che di amicizia non andavano bene, solo scrivere “Occhi Lucidi” mi ha in qualche modo aiutato. É stato un periodo molto complicato, solo aver conosciuto la mia attuale fidanzata mi ha aiutato ad uscire completamente da quel loop.

#FacceCaso

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