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Disoccupazione, il paradosso è servito

Disoccupazione, il paradosso è servito

L'aumento del tasso di disoccupazione è una buona notizia. Di Stefano Di Foggia L'occupazione da marzo ad aprile è passata da 11,7% a 11,5%. Un dato c

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L’aumento del tasso di disoccupazione è una buona notizia.

Di Stefano Di Foggia

L’occupazione da marzo ad aprile è passata da 11,7% a 11,5%. Un dato che sembra allarmante, ma un analisi più approfondita fa tirare un sospiro di sollievo. È vero infatti che i disoccupati sono aumentati, ma solo perchè sono calati gli inattivi, coloro che non lavorano e non cercano un’occupazione. I dati dell’Istat sono basati sul rapporto tra disoccupati e totale della forza lavoro, ovvero coloro che lavorano e coloro che cercano lavoro. A far lievitare il tasso di disoccupazione è stato dunque l’ampliamento della forza lavoro. Alcuni inattivi hanno cominciato a cercare un impiego, ingrossando le file dei disoccupati.

Ad aprile inoltre il 50% delle persone che hanno cercato un’occupazione l’ha trovata. Così i nuovi occupati sono stati 51mila, i disoccupati sono stati 50 mila e gli inattivi 113mila in meno.

Un dato che se paragonato allo scorso anno risulta ancora più positivo. Negli ultimi 12 mesi gli occupati sono 215mila in più, i disoccupati 93mila in meno e gli inattivi sono scesi di 292mila unità. Dunque, sembra proprio che l’occupazione cresca. Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, si è detto soddisfatto: “I dati Istat confermano un quadro positivo. L’aumento degli occupati si aggiunge a quello già registrato nel mese precedente. Su base annua, quindi, il numero degli occupati è cresciuto di 215.000 unità”.

Per quanto riguarda i giovani, la situazione è analoga. Il tasso di disoccupazione è risalito di 0,2 punti percentuali rispetto a marzo raggiungendo quota 36,9%, ma il fenomeno sarebbe da attribuire al ridursi del numero degli inattivi. Tra i 15 e i 24 anni, infatti, gli occupati sono 988.000, in aumento di 11.000 su marzo.

Di Stefano Di Foggia

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