Tempo di lettura: 2 Minuti

Pray for Nice

Pray for Nice

84 morti, 100 feriti tra cui 54 bambini. Terrore, paura e disperazione fra i presenti. #prayfornice. Quando accadono eventi del genere le parole servo

Regeni e Solesin due esempi di tenacia e volontà: il ricordo dell’Università di Firenze
Strage Parigi, tra le vittime anche la studentessa italiana Valeria Solesin
McCURRY, NY 11 SETTEMBRE 2001

84 morti, 100 feriti tra cui 54 bambini. Terrore, paura e disperazione fra i presenti. #prayfornice.

Quando accadono eventi del genere le parole servono a poco. Potrei ridurre il tutto ad un fatto di cronaca e raccontarvi che il folle gesto di ieri sera a Nizza ha causato la morte di 84 persone, numeri destinati a salire, considerando la gravità di alcuni feriti, 100 in tutto, tra cui 54 bambini. Potrei parlarvi degli spari dal camion, del mezzo che piomba sulla folla a tutta velocità sulle persone. Potrei provare a descrivervi la gente che scappa sulla promenade Des Anglais, le mamme che urlano stringendo al petto i propri figli, i fidanzatini che si abbracciano e corrono lontano.
Ma come faccio a mettere per iscritto il terrore, la paura e la disperazione che l’attacco terroristico (forse) ha scatenato ieri nel cuore dei presenti? Che diritto ho io a raccontare il dolore provato da un padre davanti alla morte del figlio? Come si può avere la presunzione di capire il motivo che ha spinto quell’uomo a compiere una simile strage? L’attentatore si chiamava Mohamed Lahouaiej Bouhlel, un franco-tunisino di 31 anni ucciso dalla polizia. Non c’è niente di razionale in quello che sta capitando alla Francia e al mondo intero. Non c’è altro da aggiungere davanti alla foto che in pochi minuti ha già fatto il giro del web. Pray for Nice.

15914803_small-990x661

 

Di Francesca Romana Veriani

COMMENTS

WORDPRESS: 0
DISQUS: 0