Tempo di lettura: 3 Minuti

Twitter a pagamento? Forse

Twitter a pagamento? Forse

Tempo di valutazioni per la società, che sta pensando a virare le proprie attenzioni anche su una piattaforma premium. Le cose non vanno bene da te

Andrea Sturaro: la storia dell’ex parà che si laurea in un anno e dieci mesi
Lana del Rey – il ritorno in Italia
Pillole dai social

Tempo di valutazioni per la società, che sta pensando a virare le proprie attenzioni anche su una piattaforma premium.

Le cose non vanno bene da tempo per il cinguettio più famoso del web. Il calo degli utenti è ormai evidente, ma ancora di più l’allontanamento di introiti pubblicitari e personaggi famosi volenterosi di twittare ancora, cosa che sempre meno avviene. In una situazione del genere i vertici della compagnia hanno cominciato a valutare una soluzione che, a prescindere da come possa essere valutata, rimane interessante: aprire una versione a pagamento, ossia un “Twitter Premium”.

A riferire quella che ancora rimane un’indiscrezione sono i media Usa, secondo cui la piattaforma avrebbe fatto un sondaggio tra gli utenti per tastare la possibile proposta. In cosa consisterebbe tale evoluzione? Con la versione più avanzata si potrebbero ricevere messaggi con notizie, nuovi strumenti per scrivere tweet e ancora statistiche sulla propria popolarità.
Ancora non sappiamo se possa funzionare o semplicemente raccogliere ricavi, ma quando esci dall’ultimo semestre con un rosso di 167 milioni ( e l’anno prima ci si “fermava” a 90 ) tocca provarle tutte prima di rischiare la chiusura di baracca…

Di Umberto Scifoni

COMMENTS

WORDPRESS: 0
DISQUS: 0