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Come si aumenta il PIL? Impiegando i giovani

Le statistiche rivelano un modo apparentemente semplice per alzare il Prodotto Interno Lordo, scopriamolo insieme. In Italia, molto spesso, mi sono ac

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Le statistiche rivelano un modo apparentemente semplice per alzare il Prodotto Interno Lordo, scopriamolo insieme.

In Italia, molto spesso, mi sono accorta che il titolo di studio fa la persona. Devi andare al liceo, prendere il diploma e poi andare all’università; anche se a scuola, alla fine non sei così bravo. Insomma, “Devi prendere un pezzo di carta”.

Le statistiche, però, dicono il contrario. Dicono ad esempio che

il nostro paese dovrebbe investire di più nelle scuole professionali e di preparazione, perché ciò che potrebbe arricchirci sarebbe investire nei giovani che invece di andare a scuola, vogliono lavorare.

L’esempio arriva (come al solito) dai paesi europei come Germania, Svizzera ed Austria che per abbassare il livello di disoccupazione giovanile si sono rimboccati le maniche, come?

In Germania, ad esempio, chi vuole proseguire gli studi va al Gymnasium mentre chi vuole iniziare a lavorare (dopo il diploma, si capisce) frequenta l’Hauptschule, che sarà affiancata ad un tirocinio in azienda, oppure al mentoring (seguire una figura professionale nel proprio lavoro).

Oppure semplicemente cambiando i metodi di assunzione, che non saranno più legati al buon vecchio colloquio ma a personal branding video o a veri e propri periodi di prova.

Secondo i calcoli, quindi, l’Italia potrebbe guadagnare dal 7 al 9% del PIL impiegando i giovani che fanno parte della fascia 15-24 anni che non studiano e non lavorano.

Peccato che nessuno c’ha fatto caso…

Di Benedetta Erasmo

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