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Studentessa dell’università di Padova sospesa per 6 mesi: aveva dichiarato il falso

Studentessa dell’università di Padova sospesa per 6 mesi: aveva dichiarato il falso

Il Senato accademico dell’ateneo padovano ha sospeso per sei mesi dall’università una ragazza che aveva presentato una autocertificazione falsa, attes

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Il Senato accademico dell’ateneo padovano ha sospeso per sei mesi dall’università una ragazza che aveva presentato una autocertificazione falsa, attestante esami non ancora sostenuti, al solo fine di prender parte ad un tirocinio.

Niente, non c’è nulla da fare, i furbetti che mirano ad imbrogliare ci saranno sempre, in qualunque campo, ma non per questo devono andare esenti da responsabilità.

Anche nelle università, come dimostrato dai numerosi episodi di cui negli anni si è parlato (dalla ragazza dichiaratasi nullatenente che girava con la Ferrari, ai professori corrotti per far passare un esame), l’imbroglio è spesso dietro l’angolo.

L’ultimo caso salito agli onori delle cronache è quello di una studentessa dell’università di Padova, iscritta al Fisppa (il dipartimento che raccoglie Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia applicata), che ha dichiarato il falso in un’autocertificazione.

Spieghiamo meglio. La studentessa, di cui non sono state rese note le generalità, ha dichiarato di aver sostenuto degli esami che in realtà le mancavano, raggiungendo un numero di crediti superiore a quello reale, solo per accedere ad un tirocinio dal quale, altrimenti, sarebbe stata tenuta fuori.

La ragazza avrebbe stampato un documento dal web e, dopo averlo stampato, lo avrebbe modificato, mentendo.

Sfortunatamente per lei, fortunatamente per tutte le persone oneste e meritevoli, tutto è stato scoperto e il Senato Accademico, riunitosi per decidere sul da farsi, ha sentenziato una sanzione per niente leggera e che sicuramente la studentessa ricorderà a lungo: una bella sospensione dall’università per ben sei mesi.

Nella stessa seduta, inoltre, il Senato Accademico ha deliberato anche su fatti di maggior rilievo generale, quali l’intitolazione di due aule dell’ateneo a Giulio Regeni, il dottorando italiano ucciso in Egitto (probabilmente perché scomodo, sapeva troppo) e a Valeria Solesin la nostra connazionale rimasta uccisa nell’attentato terroristico del Bataclan.

Inoltre, il Senato Accademico ha stipulato un accordo con l’università del Cairo attraverso il quale consentirà agli studenti egiziani di studiare per un determinato periodo presso l’università di Padova.
Tante, quindi, le novità della riunione del Senato Accademico padovano, qualcuna brutta altre sicuramente più interessanti ma tutte, nel bene o nel male, utili.

Di Lorenzo Maria Lucarelli

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