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Londra, la morte dei nostri connazionali ci deve far riflettere

Londra, la morte dei nostri connazionali ci deve far riflettere

La tragedia della Grenfell Tower di Londra porta a galla i problemi del sistema italiano e di quello inglese. Adesso è ufficiale, l’incendio che in 2

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La tragedia della Grenfell Tower di Londra porta a galla i problemi del sistema italiano e di quello inglese.

Adesso è ufficiale, l’incendio che in 20 minuti ha bruciato un palazzo di 24 piani nel cuore di Londra si è portato via la vita dei nostri due connazionali, Gloria Trevisan e Marco Gottardi.
Notizia terribile che ci distrugge e ci fa riflettere molto. Tanto nel Regno Unito quanto in Italia lo shock è grande e la delusione e la tristezza sono sentimenti condivisi da tutti, anche se per motivi diversi.

In Italia, la tragedia ha portato l’attenzione dell’opinione pubblica sul fenomeno della “fuga dei cervelli”. Sappiamo quanto sia difficile in Italia riuscire ad emergere e a soddisfare le proprie ambizioni quando non si è figli di qualcuno. Sappiamo che in Italia la meritocrazia non è uno dei primi criteri in in base ai quali si effettuano le assunzioni. I due ragazzi veneti morti a Londra si erano laureati con pieni voti in architettura a Venezia. Dopo aver provato a cercare lavoro qui e non volendosi accontentare di uno stipendio di 300 euro al mese, avevano deciso di cercare fortuna a Londra, dove l’avevano trovata.
Il concetto è che i nostri ragazzi brillanti, consapevoli di avere delle potenzialità, quando si rendono conto di non essere valorizzati come vorrebbero, giustamente, provano altrove.

A me non piace fare di tutta l’erba un fascio, e penso che molti dei nostri “cervelli in fuga” non se ne vadano perché costretti, ma perché curiosi e volenterosi di fare esperienze diverse in altri paesi.

In un mondo che è sempre più paese penso che la voglia e la curiosità di spostarsi sia un dato positivo e sinonimo di grande apertura mentale.

Ora, essendo veneta e figlia di architetti non stento a credere che i due ragazzi se ne siano andati proprio perché la zona poco poteva offrirgli. In particolare, negli ultimi anni, il lavoro in questo ambito è diventato quasi impossibile.

In Inghilterra, invece, mentre il numero delle vittime di Grenfell Tower aumenta ogni ora, l’opinione pubblica ribolle ma per ben altri motivi.
I cittadini sono indignati ed arrabbiati e puntano il dito contro il governo e la sua prima ministra Theresa May. Mentre la regina Elisabetta ha dimostrato da subito molta solidarietà nei confronti delle vittime, Theresa May è stata ben più fredda e distaccata nei confronti dell’accaduto suscitando proteste e molta rabbia nei suoi confronti. Rabbia che affossa sempre di più la figura della premier che dopo le ultime elezioni si trova ad essere sempre meno legittimata dalla popolazione.

Restiamo con la speranza che questo drammatico avvenimento serva almeno per scuotere le coscienze di coloro che hanno i mezzi per poter evitare questo tipo di incidenti.
Per quanto riguarda noi italiani, ritengo che il problema sia ben più profondo, legato alla nostra storia ed alle nostre tradizioni. Ma rimaniamo fiduciosi e speriamo in un cambiamento!

#facceCaso

Di Chiara Zane

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