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Centro di ricerca Cutgana: le fiamme danneggiano l’area protetta

Centro di ricerca Cutgana: le fiamme danneggiano l’area protetta

Danneggiato gravemente la zona est della Riserva naturale integrale ‘Complesso Immacolatelle e Micio Conti’ oltre che l’area protetta gestita dal cent

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Danneggiato gravemente la zona est della Riserva naturale integrale ‘Complesso Immacolatelle e Micio Conti’ oltre che l’area protetta gestita dal centro di ricerca Cutgana. #FacceCaso.

Ieri intorno alle 14.00 si è sviluppato un incendio a San Gregorio, all’altezza dell’ingresso del campo sportivo. Le fiamme hanno danneggiato gravemente la zona est della Riserva naturale integrale ‘Complesso Immacolatelle e Micio Conti’ oltre che l’area protetta gestita dal centro di ricerca Cutgana dell’Università di Catania.

“Nonostante il potenziamento del servizio di vigilanza da parte del personale del Cutgana la riserva è stata colpita nuovamente: il 12 luglio scorso, infatti, era stata già oggetto di un altro incendio che aveva interessato la zona ovest. L’area protetta, istituita nel 1998, tutela un complesso di nove grotte laviche che si estende per 25 ettari”. Aggiunge la nota.

Intorno alle 17.00 sono intervenuti i vigili del fuoco, la forestale e un elicottero militare del servizio regionale antincendio. “Danneggiati lembi di vegetazione forestale a Quercia virgiliana che unitamente alla Quercia amplifolia e al Bagolaro formano dei boschi termofili, una vera rarità per l’intero comprensorio etneo. La riserva è caratterizzata dalla presenza dell’Euforbia arborescente, dall’Alterno, dall’Olivastro, dal Terebinto e da altre piante mediterranee; nel 2008 è stata inclusa tra i Siti di interesse comunitario (Sic) e dal 2015 è ‘Zona speciale di conservazione’ (Zsc) della regione biogeografia mediterranea. Stando al rapporto del 2016 del progetto ‘MonITRing’ dell’aspra, rappresenta un sito  di particolare importanza per il flusso migratorio autunnale di Capinera e delle specie migratorie transahariani esclusivamente di passaggio in Sicilia come il Codirosso comune e il Canapino maggiore. Nella riserva nidificano i rapaci come la Poiana, il Gheppio e il Barbagianni”. Spiega la nota.

#FacceCaso.

Di Francesca Romana Veriani

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