Nuove piattaforme online significa nuove vittime per gli hacker, che in questi giorni si sono scatenati contro la didattica a distanza. Da quando il
Nuove piattaforme online significa nuove vittime per gli hacker, che in questi giorni si sono scatenati contro la didattica a distanza.
Da quando il Coronavirus ci ha costretti tutti a casa, la scuola si è dovuta adattare con la didattica a distanza. Moltissime piattaforme sono state lanciate per le lezioni da remoto, così da poter continuare con i programmi scolastici, soprattutto in vista della maturità 2020. Anzi, se vi siete persi l’articolo al riguardo lo trovate qui. Oggi si parla di nuovo di didattica a distanza, purtroppo per degli eventi poco incoraggianti. Negli ultimi giorni infatti quelle piattaforme sono state bersagliate da una serie di attacchi informatici che potrebbero creare non pochi danni.
Un fenomeno diffuso
Come riporta la Repubblica, la polizia postale ha ricevuto moltissime segnalazioni da scuole di tutta Italia che hanno visto le proprie lezioni online disturbate dall’intrusione di account non autorizzati. Questi accessi fraudolenti non solo tentano di paralizzare i sistemi, ma introducono materiale violento e pornografico nel bel mezzo delle lezioni. Pensate che in alcuni casi gli attacchi sono stati così frequenti che la didattica a distanza è stata sospesa per alcuni giorni.
L’attacco più recente
Ultima piattaforma a denunciare l’attacco è Axios, che proprio ieri ha postato sulla sua homepage un annuncio: “…Da questa notte la nostra struttura è continuamente vessata da attacchi informatici da parte di hacker” e proprio per questo motivo “il servizio potrà subire alterazioni e non funzionare regolarmente”.
Le motivazioni dietro tali attacchi sono diverse. C’è chi lo fa senza scopo di lucro, solo per agire da “disturbatore” è c’è chi invece tenta di rubare dati sensibili, magari in vista della richiesta di un riscatto. In entrambi i casi si tratta di veri e propri criminali, che hanno la freddezza necessaria per creare ulteriori problemi in un momento così delicato. Confidiamo nelle capacità della polizia postale di mettere fine a questo fenomeno, donando un po’ di meritata pace a studenti e docenti di tutta Italia.
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