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FacceSapè: ecco la nostra intervista per il nuovo singolo di Istmo

FacceSapè: ecco la nostra intervista per il nuovo singolo di Istmo

Nuovo appuntamento con le nostre interviste musicali: oggi è Istmo a passare sotto le grinfie di Giorgia per parlare del nuovo singolo “Fauna umana”.

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Nuovo appuntamento con le nostre interviste musicali: oggi è Istmo a passare sotto le grinfie di Giorgia per parlare del nuovo singolo “Fauna umana”.

Istmo è lo pseudonimo di Stefano Tamburini, giovane cantautore con influenze indie che ha di recente pubblicato il proprio ep “Fauna umana”, anticipato dall’omonimo singolo e video. Gli abbiamo rivolto qualche domanda.

Ciao, ci racconti tanto per cominciare il motivo del tuo pseudonimo?
Il nome d’arte viene dal campo geografico: l’istmo è una striscia di terra che collega due grandi territori, altrimenti divisi dall’acqua. Culture, lingue lo attraversano e si scambiano punti di vista. L’istmo è quel filo che accomuna me e te, lei e loro, noi e voi. Senza saremmo tutti isole, inesplorate. Con questa idea scrivo e produco tutti i miei pezzi. Il progetto musicale vuole mescolare brani in inglese e in italiano. Per creare opere d’arte con un valore sia sul piano sonoro che su quello testuale. Le sonorità si rifanno al dream-pop e all’indie rock internazionale con l’obiettivo di esportare quelle sonorità, ma con testi in italiano. Per questo lo pseudonimo è “Istmo”, perché fa da collegamento fra luoghi con lingue diverse.

Possiamo sapere qualcosa di più della tua storia?
Il mio nome è Stefano Tamburini, sono un notturno e riflessivo nato a Rimini nel ’94, o così mi piace definirmi. Di formazione chitarrista, mi appassiono alla produzione musicale e inizio a suonare basso e tastiere, cominciando questo progetto nel 2018. A novembre 2019 è uscito il primo singolo SANTA MARGHERITA, seguito da SEE YOU FURTHER. Dopo un periodo di accurata lavorazione, il 28 maggio è uscito il primo EP FAUNA UMANA, anticipato dai singoli DEFINIRE≡LIMITARE e QUELLA VOLTA.
Giovedì 3 giugno SKY TG24 ha trasmesso in anteprima il video di FAUNA UMANA, title track dell’album.

“Fauna umana” è il tuo nuovo ep, tra indie e cantautorato. Da che tipo di ispirazioni nascono le quattro canzoni?
DEFINIRE≡LIMITARE è un brano in cui affronto il bisogno di etichettare, catalogare, quasi a dividere in categorie stagne le persone, offuscando le individualità. Quindi nasce come brano di denuncia. Il secondo brano è la title track FAUNA UMANA, il brano cardine dell’EP ‘Fauna umana’ e nata proprio con l’idea di racchiudere quel groviglio di istinto e razionalità che è l’essere umano: istintualità animalesca e razionalità umana. Si prosegue con SANTA MARGHERITA, il primo singolo pubblicato ma anche quello più forte emotivamente, per poi terminare con il quarto e ultimo brano QUELLA VOLTA, una storia sospesa tra la realtà e il surreale, appoggiata su un letto di sonorità elettroniche che ti trasportano in un mondo pigmentato dalla quale è difficile decidere volontariamente di uscire.

Qual è il brano a cui sei più legato?
Se devo sceglierne uno dico ‘Santa Margherita’ perché, oltre al periodo particolare che racchiude, le lego proprio ad un luogo preciso, la piazza studentesca di Venezia dove ci ritrovavamo spesso negli anni dell’università, quelli pieni di libertà e di gioventù.

Possiamo considerarlo un “antipasto” di un futuro disco o ti trovi meglio con il formato breve?
Certo, ho tanto materiale e arriverà un LP in un futuro prossimo. Ho molte idee in ballo e non vedo l’ora di rimettermi a produrre.

Che programmi hai per questa seconda parte di 2021?
Ho in programma di portare in giro i nuovi pezzi. Subito dopo, invece, di mettermi a lavorare su tanti brani che sono già in cantiere e che non vedo l’ora di finire e pubblicare.

#FacceCaso

Di Giorgia Groccia

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