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La lettera del Papa ai giovani della Cattolica

La lettera del Papa ai giovani della Cattolica

La lettura è avvenuta ieri, alla 92/ma Giornata per l'Università Cattolica “Carissime, Carissimi, guardare al futuro è proprio della stagione giovani

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La lettura è avvenuta ieri, alla 92/ma Giornata per l’Università Cattolica

Carissime, Carissimi,

guardare al futuro è proprio della stagione giovanile, ma non sempre lo sguardo dei giovani, soprattutto se ben piantati nel presente, può aprirsi al futuro con fiducia e speranza, con gioia ed entusiasmo. E lo si comprende bene. Le ragioni per essere incerti e timorosi non mancano. Siamo tutti consapevoli di quanto sia pesante, soprattutto per voi, non avere certezze rispetto al lavoro, alla realizzazione professionale, alla possibilità di creare una famiglia e dare così senso pieno alla vita.

Inizia così la lettera che Pietro Parolin, segretario di Stato del Vaticano, ha inviato al cardinale di Milano Angelo Scola affinché la leggesse durante la 92sima Giornata nazionale per l’Università Cattolica del Sacro Cuore. La lettera, scritta dal segretario a nome di Papa Francesco, è stata stesa per rappresentare il tema di questa giornata: “Nell’Italia di Domani io ci sarò”.

Questo nostro tempo richiede di vivere i problemi come sfide e non come ostacoli: il Signore è attivo e all’opera nel mondo” continua Parolin, cercando di motivare i ragazzi che la hanno ascoltata ieri, domenica 10 aprile, giorno della celebrazione per l’appunto. La lettera è stata letta da Scola, in quanto presidente dell’Istituto G.Toniolo di Studi superiori, cui fa capo l’ateneo.

Seguendo l’esempio di Gesù, (…) coltivate la certezza che avete una vocazione grande e un compito personale insostituibile nel disegno di Dio, nella Chiesa e nella nostra società.” E termina: “ La comunità cristiana vi è vicina e vi accompagna con stima e fiducia. Vogliamo ascoltarvi per meglio conoscervi e, per quanto possibile, accompagnarvi con cura. Camminiamo insieme: potrete, soprattutto voi, dire con convinzione: nell’Italia di domani io ci sarò”.

Di Giulio Rinaldi

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