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Perché rimpiangeremo sempre il liceo

Perché rimpiangeremo sempre il liceo

Oggi finisce l’anno scolastico. La maggior parte degli studenti festeggerà, mentre i maturandi torneranno sotto i libri. Ma detto da chi l'ha salutato

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Oggi finisce l’anno scolastico. La maggior parte degli studenti festeggerà, mentre i maturandi torneranno sotto i libri. Ma detto da chi l’ha salutato l’anno scorso, dietro questi cinque anni lasciamo troppi ricordi.

Per chi non è all’ultimo anno è un po’ la liberazione, urlare basta, addio, #ciaone, tutti al mare. La scuola è finita, un altro anno se n’è andato. Essere liberi e spensierati, prima che Settembre arrivi, con tutti i suoi compiti, di nuovo.
È l’ultimo giorno di scuola, in assoluto, per chi 5 anni è stato fianco a fianco con un gruppo di compagni e amici, a ridere, scherzare, passare momenti belli e altri brutti, litigare per il giro di interrogazione o rosicare per un voto immeritato. Poi arrivi al momento in cui sai che non potrai rivivere tutto questo, ma lì per lì non ci pensi, perché la maturità incombe con i suoi esami, lo studio al caldo di fine Giugno ( e vedrete all’Università…).

Paradossalmente un periodo che compatta ancora di più studenti e classi, sono gli ultimi momenti insieme, ed è giusto goderseli. E poi il giorno dell’orale, appena finito, l’unico pensiero sarà : “A mai più rivederci” .
Aspettate qualche mese, o forse qualcosa in più, perché verrà di nuovo fuori tutto, in ogni discorso penserete “a quella volta che al liceo” ce n’era sempre una, e vi uscirà un sorrisetto allo stesso tempo compiaciuto e nostalgico, perché sarete consapevoli che non si può fare più quello che il liceo vi ha regalato. E per quante cose negative troverete su questi anni, dieci volte più grandi e belli saranno i pensieri positivi, perché saranno state cazzate, amicizie o primi amore, ma a guardarli alla distanza, cosa c’è davvero di brutto? È tutta vita in spensieratezza, prima di dover cominciare a fare i seri e preoccuparvi del futuro.

Sarò sincero, ho sempre detto che non tornerei indietro dall’università, perché mi piace e sto bene ora, però se penso a tutte le cose fatte in questi anni con i miei amici, un tuffo nel passato recentissimo lo farei di corsa. Non fatevi persuadere da chi rifiuta l’esperienza del liceo, da chi è pronto solo a criticarlo. Non fatevi convincere da chi vorrà spiegarne l’inutilità. Aprite il cassetto di ricordi, è pieno fino all’orlo, soffermatevi un attimo e godetevi gli anni più che belli che mai vivrete.

Ah, se poi dobbiamo parlare di ciò che ricordiamo una volta usciti da lì (cioè zero), tranquilli: “Non impariamo a scuola, ma nella vita”. Seneca.

Di Umberto Scifoni

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