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Niscemi: gli studenti torneranno a scuola a luglio per recuperare le ore perse

Niscemi: gli studenti torneranno a scuola a luglio per recuperare le ore perse

Gli studenti di Niscemi dovranno ripresentarsi in istituto dal 17 al 22 luglio per completare le ore di presenza obbligatoria. #FacceCaso. Molti raga

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Gli studenti di Niscemi dovranno ripresentarsi in istituto dal 17 al 22 luglio per completare le ore di presenza obbligatoria. #FacceCaso.

Molti ragazzi dell’Istituto di istruzione superiore ‘Leonardo da Vinci’ di Niscemi, tra dicembre e febbraio non hanno fatto lezione perché i riscaldamenti erano in tilt.

Il problema era stato momentaneamente risolto accorciando le lezioni a mezz’ora ed invitando gli studenti a coprirsi bene.

Ora però è arrivata la resa dei conti. Gli studenti dovranno recuperare le ore di lezione saltate durante le vacanze estive.

1200 studenti dovranno ripresentarsi in istituto dal 17 al 22 luglio per completare le ore di presenza obbligatoria dell’anno scolastico 2016-2017.

“Da un mio calcolo approssimativo, i 120 docenti del Leonardo Da Vinci dovrebbero restituire alla scuola circa 500 euro ciascuno. Mentre gli studenti dovrebbero garantire altre 60 ore di presenza per colmare il vuoto creato all’orario curricolare”. Ha detto il professore Vincenzo Traina.

“Io e il collega Gaetano Giarracca abbiamo impugnato la immediata esecutività, mai votata, di una delibera del consiglio d’istituto. Per questo abbiamo chiesto di verificare se esisteva un danno erariale per la scuola, nel quale caso dovrebbe pagare chi ha sbagliato”.

Traina, che insegna matematica al classico, annuncia. “Il ricorso contro l’ordinanza con cui il preside Cannizzo ordina illegittimamente il rientro degli insegnanti. Senza che sia mai stato deliberato da parte del collegio dei docenti un apposito piano di recupero ore”.

La notizia della frequentazione estiva ha colto di sorpresa alcuni genitori.

“Sessanta ore in una settimana significa tenere in classe i nostri figli almeno dieci ore al giorno. Un’assurdità”.

#FacceCaso.

Di Francesca Romana Veriani

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