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Scuola digitale: il ministro Fedeli diche che si è sulla buona strada, ma che sono pronti nuovi investimenti per migliorare ulteriormente

Scuola digitale: il ministro Fedeli diche che si è sulla buona strada, ma che sono pronti nuovi investimenti per migliorare ulteriormente

In Italia il 96% delle scuole ha un mezzo di comunicazione con le famiglie online (per lo più il sito internet), e la digitalizzazione è sulla buona s

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In Italia il 96% delle scuole ha un mezzo di comunicazione con le famiglie online (per lo più il sito internet), e la digitalizzazione è sulla buona strada. Con nuovi investimenti, il ministro conta di dare il colpo di grazia all’arretratezza.

La riforma della “Buona scuola” ha portato in piazza migliaia di docenti per la parte di legge che li riguardava. Tuttavia un merito che non gli si può non riconoscere è quello di aver portato la scuola italiana sulla buona strada, verso una forma più moderna di insegnamento.

Fra computer in aula (54% delle scuole), registro elettronico (82%) e connessione internet almeno nelle segreterie (97%), le scuole hanno iniziato a colmare quel “gap” che secondo il ministro Fedeli separava di 15 anni i nostri istituti da quelli del resto d’Europa.

Ma la politica non si accontenta, e così nuovi investimenti vengono annunciati con l’intento e la speranza di portare la scuola italiana ad essere un’avanguardia europea: 140 milioni per i laboratori informatici; 2,5 milioni per il digitale in periferia; 15 milioni per i registri elettronici alle elementari e alle medie, dove 5 milioni serviranno ad un potenziamento dell’informatica.

Questi provvedimenti e molti altri saranno presentati entro 45 giorni dal gruppo di lavoro organizzato dal ministro Fedeli, per una scuola più moderna e più europea.

#FacceCaso.

Di Alessandro Luna

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