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Asterix & Obelix: Il Regno di Mezzo, un nuovo capitolo di una saga storica

Asterix & Obelix: Il Regno di Mezzo, un nuovo capitolo di una saga storica

Asterix & Obelix sono (finalmente) tornati e anche nella nuova pellicola sono tanti gli ospiti che impreziosiscono la storia. Scoprili, anzi, Facc

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Asterix & Obelix sono (finalmente) tornati e anche nella nuova pellicola sono tanti gli ospiti che impreziosiscono la storia. Scoprili, anzi, FacceCaso!

Alla domanda: “Qual è la più grande produzione cinematografica europea dopo la pandemia?”; la risposta è una ed una sola: “Asterix & Obelix: Il Regno di Mezzo”!
E non è nemmeno troppo difficile immaginare come mai proprio ad Asterix sia stata affidata l’ardua missione di “salvare” il cinema europeo dopo l’invasione del coronavirus che ha polverizzato le presenze in sala, spianando l’avanzata delle piattaforme di streaming. No, non è per la pozione magica contro il covid, quella esiste e si chiama “vaccino”. Il motivo è più profondo e, forse, più potente.

Per molti francesi, ma non solo, le avventure degli irriducibili galli sono una questione di cuore. Per tanti Asterix è il primo libro mai letto, per altri è il cartone animato da vedere in TV durante le vacanze di Natale, per molti è il protagonista della gita della domenica nel suo parco a tema, per tutti è sinonimo di fanciullezza.
Non occorre essere dei drudi per sapere che: mescolando cuore, risate e memoria si ottiene quella pozione magica che non fa tornare bambini, ma rende felici.

Forse è questo il segreto del successo dell’opera degli autori di Asterix, René Goscinny e Albert Uderzo, che hanno creato il fumetto europeo più letto e tradotto al mondo. Un trionfo planetario che ha consentito al piccolo gallo di diventare il primo cinecomic del Vecchio Continente perché, si sa, dopo un grande fumetto arriva sempre un grosso film. Più correttamente: cinque grossi film!

L’avventura di Asterix e Obelix in carne ed ossa (o in live action, come dicono quelli bravi) inizia nel 1999 quando Christian Clavier e Gerard Depardieu, affiancati dal fresco premio Oscar Roberto Benigni, arrivano in sala. L’adunata di attori internazionali, unita all’effetto sorpresa, assicura ad Asterix & Obelix contro Cesare un incasso senza precedenti capace di battere, in Europa, Star Wars la Minaccia Fantasma, Matrix e Tarzan.
Un record battuto tre anni dopo da Asterix & Obelix Missione Cleopatra che, in Francia, è diventato un film culto paragonabile, per via delle frasi rimaste nel parlato, al nostro Vacanze di Natale. I più maliziosi dicono che la presenza di Monica Bellucci come Cleopatra abbia contribuito non poco alla popolarità della commedia. Segue poi il dispendioso kolossal Asterix alle Olimpiadi che, nonostante la presenza di Alain Delon nei panni di Giulio Cesare e di Michael Schumacher in quelli di Schumix, non conquista l’amore del pubblico. Arriva, quindi, il più garbato e sofisticato Asterix & Obelix al servizio di Sua Maestà che, pur sprigionando l’arguzia dello humor inglese presente negli albi a fumetti, non esplode al box office.
Dieci anni dopo, arriva in sala il primo lungometraggio di Asterix in live action non basato su un albo a fumetti bensì su una storia totalmente inedita. Il lavoro degli autori inizia qualche anno fa con l’idea di conquistare il Regno di Mezzo girando alcune scene proprio in Cina. Proprio per questo il regista e sceneggiatore, nonché interprete di Asterix, Guillaume Canet accompagna il presidente Emmanuel Macron durante la sua visita di stato a Pechino. Per dovere di cronaca, Macron non è certo il primo presidente ad essere accanito lettore di Asterix. Tuttavia, il drammatico arrivo della pandemia e l’inflessibile censura del governo cinese (vietate battute su panda, agopuntura e bonzi!) costringono Canet a cambiare drasticamente i programmi, posticipando le riprese e ambientandole tutte in Europa. Malgrado questo complicato incipit, il film riparte e rinasce.

Guillaume Canet, ispirato dalla vasta opera di Goscinny e Uderzo, fatta di avventure e satira di costume, scrive, insieme a Philippe Mechelen e Julien Hervé, una sceneggiatura genuina, divertente, ricca di giochi di parole e ironia sugli stereotipi, impreziosita da citazioni pop. In questa nuova avventura Asterix e Obelix partono per un epico viaggio verso la Cina, insieme all’irrequieto mercante fenicio Maidiremais e alla carismatica principessa asiatica Fu Yi. L’Imperatrice, madre di Fu Yi, è stata imprigionata dall’astuto principe Deng Tsin Quin che brama il potere assoluto sul Regno di Mezzo. Per compiere questo machiavellico piano, il principe traditore chiede l’aiuto del potente Giulio Cesare che, ben felice di lasciare a Roma la sua crisi matrimoniale con Cleopatra, guida le sue armate fino in Asia. L’esercito romano, comandato dal generale Antivirus, conquista rapidamente la Cina. Asterix e Obelix (e il cagnolino Idefix) sono l’ultima speranza per il Regno di Mezzo…
Guillaume Canet crea la mappa ideale per una piacevole commedia d’avventura.
A ritmo della fastosa colonna sonora di -M-, che omaggia delicatamente Ennio Morricone, si scopre una meravigliosa Cina imperiale. Dal palazzo di Cesare all’antica Shanghai, ogni ricostruzione monumentale fortifica una storia che, quasi sempre, mescola sapientemente epicità e comicità.
Quasi sempre perché l’ammirevole rispetto degli autori verso l’opera di Goscinny e Uderzo, in qualche passaggio rischia di diventare una statica prudenza che, però, non impedisce ad ogni personaggio di essere protagonista di gag pensate per ogni età. Il cast extra large, sia per importanza che per numerosità, inoltre, affolla questa inedita epopea di molti personaggi, alcuni molto riusciti altri appena abbozzati.
Se Marion Cotillard interpreta una Cleopatra troppo frivola (e stridula), Zlatan Ibrahimovic è un generale romano perfetto, nonché irresistibilmente autoironico.

Vincent Cassel, imperiale nel destreggiarsi funambolico tra farsa e tragedia, sembra saltato direttamente fuori dalle pagine dei fumetti. Probabilmente il miglior Giulio Cesare mai apparso sugli schermi (per quel che riguarda Asterix, ça va sans dire!).
Menzione speciale per Gilles Lellouche che succede all’enorme, in tutti i sensi, Gerard Depardieu nei panni di Obelix. Canet e Lellouche sono dolci e credibili come Asterix e Obelix proprio perché amici anche nella vita. Lellouche avrebbe accettato di interpretare Obelix solo se Canet avesse fatto Asterix e viceversa.
L’amicizia è, dunque, alla base di questa enorme produzione cinematografica così come è la scintilla che, nel lontano ottobre del ’59, ha innescato le avventure di Asterix. Proprio come Canet e Lellouche, anche gli autori René Goscinny e Albert Uderzo erano amici inseparabili nella vita. Il sapore, il profumo e i colori dell’amicizia rivivono in ogni libro, in ogni cartone animato, in ogni film di Asterix.
Non fa eccezione Asterix & Obelix: il Regno di Mezzo, da vedere rigorosamente al cinema (grazie all’eroica Notorius Pictures), naturalmente con gli amici!

#FacceCaso

Di Andrea Bonucci

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