La situazione parrebbe irrimediabile ed ha gettato nello sconforto i diplomandi e specializzandi baresi in medicina. Ma il preside Loreto Gesualdo spi
La situazione parrebbe irrimediabile ed ha gettato nello sconforto i diplomandi e specializzandi baresi in medicina. Ma il preside Loreto Gesualdo spiega come stanno le cose.
In un’intervista rilasciata ieri, il preside barese di medicina Loreto Gesualdo spiega quella che per lui è la situazione. Per mancanza di requisiti di accreditamento, infatti, 19 scuole di medicina baresi sono già state chiuse. Le altre scuole sono state confermate solo in via provvisoria e potrebbero essere chiuse.
Per il preside Loreto Gesualdo questa è l’occasione per fare un buon programma di rilancio della medicina pugliese. In questi ultimi anni quasi 150 docenti sono andati in pensione e con i giusti finanziamenti si possono assumere molte persone qualificate.
Il danno più grave è quello della scuola di cardiochirurgia. Ma il preside spiega che ciò è avvenuto per un errore di calcolo del Ministero della Salute. Invece dei 320 interventi attuati nell’ultimo anno, ne sono stati registrati solo 32. Inoltre dichiara di aver già avviato le pratiche per recuperare la scuola. E commenta di sentirsi in “una botte di ferro”.
Se è successo ciò che è successo, si difende, è perché è mancata una programmazione seria ed un investimento nei giusti reparti. Ora è il momento di ripartire e di cominciare a chiamare i giovani più bravi ed idonei. La situazione attuale comporta che molte specializzazioni sono perse ed andranno in altre università in altre città o regioni. Questo è un danno enorme alla regione Puglia e alla città di Bari.
La “programmazione” di cui parla comprenderebbe aprire scuole di chirurgia pediatrica e neurochirurgia, magari allacciandosi a quelle di Foggia. Intanto promette di assumere un nuovo docente di neurochirurgia nei prossimi mesi. Intanto però restano alcune eccellenze dal punto di vista medico in Puglia. Come per esempio il dipartimento toracico-vascolare Asclepios 3, unico in Europa.
Per ora il maggiore impegno sarà un programma di scouting nelle scuole per assumere nuovi docenti preparati e bravi nel loro lavoro. E a giudicare dalle parole di Gesualdo ce ne sono molti.
COMMENTS