Tempo di lettura: 2 Minuti

L’università di Brescia vola a Ningbo per il primo  Global experts summit cinese

L’università di Brescia vola a Ningbo per il primo Global experts summit cinese

Il Global experts ha testimoniato ancora una volta che la Cina non è più solo un’ immensa officina di bassa qualità. #FacceCaso. Il primo Global expe

Ogni drink è un’emozione
Situazione scuole italiane: parlano i Presidi e la verità fa male
La Bocconi vola a Parigi per la quinta Global Conference

Il Global experts ha testimoniato ancora una volta che la Cina non è più solo un’ immensa officina di bassa qualità. #FacceCaso.

Il primo Global experts summit cinese si è svolto a Ningbo. La città possiede il porto più grande del mondo e movimenta la bellezza di oltre un miliardo di tonnellate all’anno.

Il summit “Connecting the belt & road. Sharing global expertise” ha fornito un panorama completo del nuovo corso della civiltà han.

Il Global experts ha testimoniato ancora una volta che la Cina non è più solo un’ immensa officina di bassa qualità.

Al centro del convegno sono stati:

  • Industria 4.0
  • connettività
  • sostenibilità
  • innalzamento della qualità del lavoro.

Non è mancata anche la testimonianza del Made in Italy. A rappresentare l’Italia ci hanno pensato una delegazione di Brescia formata da rappresentanti dell’Università degli Studi, del Csmt, di Api e di Bcc Cassa Padana.

Brescia si è confermata ancora una volta capace di interloquire con l’universo cinese. Il rettore Maurizio Tira fa un bilancio più che positivo del blitz.

“Abbiamo sottoscritto un accordo con la municipalità di Ningbo che accoglierà ogni anno fino a 10 dottorandi o post-doc della nostra Università per missioni di almeno tre mesi. E poi abbiamo finalizzato l’accordo già esistente con l’Università di Ningbo: con il rettore WeiLiang Jin abbiamo definito l’accoglienza di loro studenti presso la nostra summer school e presso i nostri corsi in inglese delle lauree magistrali. Infine abbiamo deciso di lavorare a una International school in network con altri atenei, da Nottingham a Belfast. La via dei rapporti con la Cina è quella della collaborazione tecnologica e culturale, e noi l’abbiamo intrapresa”.

Riccardo Trichilo ha effettuato la stessa valutazione.

“L’evento di Ningbo ha dato visibilità al sistema-Brescia. Il mercato cinese è promettente e non deve fare paura, la ‘tigre’ va addomesticata. Csmt Cina può fare da supporto alle imprese bresciane. Ricerca applicata e trasferimento tecnologico sono le basi su cui impostare un confronto senza soggezione con la Cina. Noi siamo pronti”. 

#FacceCaso.

Di Francesca Romana Veriani 

COMMENTS

WORDPRESS: 0
DISQUS: 0