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Il Politecnico di Torino intensifica i rapporti e la cooperazione con l’Africa

Il Politecnico di Torino intensifica i rapporti e la cooperazione con l’Africa

Obiettivo maggiore cooperazione, dal Politecnico di Torino cresce l'interesse nei confronti del continente Africano! E chi l'ha detto che studiando i

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Obiettivo maggiore cooperazione, dal Politecnico di Torino cresce l’interesse nei confronti del continente Africano!

E chi l’ha detto che studiando ingegneria e architettura non può ambire a una carriera internazionale? Il Politecnico di Torino rappresenta un eccellente esempio di cooperazione internazionale con il continente africano!

Ricerca e Trasferimento tecnologico sono i maggiori obiettivi che hanno spinto il Politecnico di Torino a intensificare il interesse nei confronti dell’Africa. Andiamo a vedere come!

Una nuova struttura per i rapporti con l’Africa

Come afferma “Poliflash Magazine”, ovvero il giornale online con tutte le news dal Politecnico di Torino, è stato messo in piedi un programma e un gruppo di lavoro per intensificare le collaborazioni a distanza con il continente africano. La proposta ha suscitato un grande interesse ed entusiasmo: le adesioni sono numerose!

Con il fine di implementare la cooperazione il Politecnico di Torino ha creato una struttura ad hoc gestita, in primis, dalla Professoressa Francesca De Filippi con il supporto e in coordinamento con il Vice Rettore alla Ricerca Stefano Corgnati.

Il Politecnico è già attivo in Africa con vari progetti, ricerche e collaborazioni. Grazie a questa nuova iniziativa alla quale hanno aderito oltre 50 tra professori e ricercatori il lavoro nel continente africano sarà senza dubbio migliorato.

Gli obiettivi concreti

Parlando più praticamente, gli obiettivi di cooperazioni si concretizzeranno in attività riguardati varie tematiche e ambiti. Per esempio: urbanizzazione, sviluppo, migrazione, la Cina in Africa, gestione insediativa e abitativa, ecc. Ma soprattutto i lavori saranno mirati alla conservazione e protezione del patrimonio culturale. Un altro punto importante sarà lo sviluppo di tecniche di produzione di elementi edilizi a basso costo.

Grazie alla nuova struttura di lavoro le collaborazioni già avviate in vari paesi africani saranno implementate e seguite con maggiore rigore, e nuove opportunità saranno avviate. Il tutto sarà gestito con una più specifica pianificazione periodica e una rinnovata attenzione alle opportunità da cogliere.

#FacceCaso

Di Chiara Zane

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