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Scozia, voti più alto ai diplomati. E in Italia?

Scozia, voti più alto ai diplomati. E in Italia?

Il governo scozzese ha deciso di alzare i voti di maturità di diversi suoi studenti. Un chiaro segnale di vicinanza ai ragazzi che in Italia manca. A

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Il governo scozzese ha deciso di alzare i voti di maturità di diversi suoi studenti. Un chiaro segnale di vicinanza ai ragazzi che in Italia manca.

A causa della pandemia di Coronavirus che ha colpito, fra gli altri, anche il nostro Paese, quella che si è tenuta lo scorso giugno è stata senza dubbio una maturità atipica, diversa dal solito. E proprio in virtù della sua singolarità, i diplomi conseguiti nel 2020 non verranno considerati come gli altri.

È così in Italia e lo sarà anche in tutti i Paesi del mondo colpiti dal virus, in cui però, in taluni casi, si sono studiati degli stratagemmi per agevolare quegli sfortunatissimi studenti che si sono ritrovati di fronte ad un esame di stato mutilato a tal punto da essere ritenuto da alcuni addirittura falsato.

In Scozia, invece, l’esame non si è tenuto proprio e per stabilire i voti è stato adottato un sistema di ponderazione che, tuttavia, ha abbassato la media a ben 125.000 ragazzi. Motivo per il quale diversi giovani scozzesi sono scesi in piazza a protestare, ottenendo infine ciò che volevano: l’aumento dei loro voti dell’A-levels, il titolo di studio equivalente al nostro diploma di maturità.

Al termine di un’attenta analisi, il governo di Edimburgo ha infatti ritenuto eccessivamente severo il sistema di assegnazione di voti precedentemente utilizzato e ha pensato che sarebbe stato meglio se fossero stati i professori stessi a decidere il voto più adatto ad ogni singolo studente.

Questa decisione si è immediatamente trasformata in voti più alti per più della metà dei ragazzi coinvolti, ovvero circa 75.000. Segnale inequivocabile che oltremanica alla scuola e agli studenti ci tengono davvero e difatti il rientro a scuola, cominciato ieri dopo più di 5 mesi di “coprifuoco” sarà graduale, proprio per tutelare la salute e il futuro dei giovani.

In Italia, invece, regna ancora la confusione più totale. Non è infatti chiaro quando e come avverrà il rientro in classe, né quali espedienti verranno adottati per proteggere gli studenti dal virus. E in tutto ciò i maturi di quest’anno si ritrovano con un diploma che ad oggi nel mondo del lavoro vale poco o niente. In attesa che l’Italia faccia come la Scozia e si ricordi (si spera) dei suoi giovany.

#FacceCaso

Di Gabriele Scaglione

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