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Bologna, l’Università e i primi passi verso l’America

Bologna, l’Università e i primi passi verso l’America

Nel liceo Malpighi del comune emiliano i ragazzi vengono preparati al famoso test statunitense 'SAT', Scholastic Assessment Test. Che pensereste se ve

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Nel liceo Malpighi del comune emiliano i ragazzi vengono preparati al famoso test statunitense ‘SAT’, Scholastic Assessment Test.

Che pensereste se vedeste una ragazza italiana ottenere un punteggio di 1970 – su 2400 – in un test americano nel quale la media degli studenti americani è appena 1490? Pensereste sicuro che la ricchezza della formazione liceale italiana è maggiore di quella statunitense. E avreste ragione. Infatti, il liceo Malpighi di Bologna è diventato sede ufficiale per test SAT, che sta per Scholastic Assessment Test, una prova attitudinale riconosciuta per entrare nella prestigiose università americane. Un test difficile, che consiste in tre sezioni: Critical Reading, Mathematics e Writing – lettura critica di un testo, matematica e scrittura.

Ma torniamo alla nostra studentessa, Carlotta Paolucci, che a fronte di una media nazionale di 1720, comunque più alta di quella degli Usa di 1490, è riuscita ad ottenere 1970, con un picco di 760 su 800 in matematica, che l’ha portata a ricevere diversi inviti tra cui quello di una SummerSchool ad Harvard. “Ho studiato per prepararmi al Sat perché m incuriosiva l’esame, non perché volessi andare in America, ma sono stata felicissima quando mi sono arrivate tre proposte di iscrizioni ad università e quella di ammissione alla summerschool”, parla così Carlotta. E a lei fa eco la preside Elena Ugolini, ex sottosegretario all’Istruzione nel governo Monti: “Da anni il liceo Malpighi cerca di coniugare la ricchezza della formazione italiana con un metodo che privilegia l’esperienza, l’apertura internazionale e il mettersi alla prova. Non ci interessa mandare tutti i nostri studenti a studiare in America, ma dare loro un’apertura da spendere per fare bene l’università in Italia”.

Chiuderei con una citazione che forse racchiude tutto quanto meglio di quanto si pensi: “Le fondamenta di ogni stato sono l’istruzione dei suoi giovani” ( Diogene il Cinico). Beh, se queste sono le premesse, allora, c’è di che sperare.

Di Giulio Rinaldi

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