Tempo di lettura: 3 Minuti

Cagliari: “Giù le mani dall’Università!”

Sono scesi in piazza Rettore e Sindaco contro i tagli della Regione In Italia l’università subisce colpi a destra e a sinistra, neanche fosse un pugil

Colloqui di lavoro: a Cagliari, c’è una vera e propria rivoluzione!
Clab, una nuova strada per diventare imprenditori
Entri tardi a scuola? Paghi due euro!

Sono scesi in piazza Rettore e Sindaco contro i tagli della Regione

In Italia l’università subisce colpi a destra e a sinistra, neanche fosse un pugile su un ring. Numerosi tagli e fondi insufficienti stanno letteralmente abbattendo questa istituzione, base fondamentale per uno stato solido e con uno sguardo al futuro. Ma c’è chi non ci sta, chi non vuole piegarsi e vuole credere in un futuro roseo per sé e per i propri figli. Oggi, alcune di queste persone si trovavano a Cagliari a manifestare. In prima fila il rettore dell’Università del capoluogo sardo Maria Del Zompo ed il sindaco Massimo Zedda: “Siamo quelli che hanno pagato di più e nessuno mi può smentire,” ha detto la prof.ssa Del Zompo, “vogliamo giustizia per le borse di studio, vogliamo giustizia sui finanziamenti che garantiscono il futuro dell’ateneo”.

Non è una battaglia dell’ateneo, ma di tutta la città: noi saremo sempre al vostro fianco” le ha fatto eco il sindaco Zedda, mostrando come l’unione di comune e ateneo renda la protesta più viva, più forte, più presente. “La primavera della nuova università italiana” la chiamano i giornali, studenti e professori uniti per un’idea condivisa: risanare ciò che è marcio. Cagliari ne rappresenta solamente l’ultimo esempio in successione di tempo, dopo Pisa e Bologna, anche se in Sardegna hanno mostrato una nuova modalità di protesta, più adulta e più consapevole. E dall’ateneo lanciano quest’ultimo messaggio, direzione Roma, sperando vada a segno: “La nostra richiesta di giustizia per l’isola e la città di Cagliari sta trovando accoglienza presso il governo: abbiamo bisogno del sostegno di tutti perché questa richiesta, nell’interesse di tutti, possa trasformarsi in atti concreti”.

Di Giulio Rinaldi

COMMENTS

WORDPRESS: 0
DISQUS: 0