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Laura non può andare a scuola

Ha quindici anni e il tragitto è breve, ma non può farlo da sola. Di Stefano Di Foggia Laura Angelini, al secondo anno del liceo Marconi-Delpino di Ch

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Ha quindici anni e il tragitto è breve, ma non può farlo da sola.

Di Stefano Di Foggia

Laura Angelini, al secondo anno del liceo Marconi-Delpino di Chiavari, non può uscire di casa da sola la mattina perchè la strada per la scuola è troppo pericolosa. L’ultimo tratto è molto ripido e termina con una curva dove manca il percorso pedonale. Ci sono degli scalini che portano direttamente all’istituto, evitando la curva, ma non può prenderli perchè lei a scuola ci va con la sedia a rotelle.
La visibilità su quel tratto è molto bassa e le macchine vanno veloci. Pochi giorni fa un’auto l’ha quasi colpita e il paraurti è arrivato a pochi centimetri da lei. L’episodio ha terrorizzato Laura e ancor di più la madre. La famiglia si era trasferita vicino alla scuola proprio per garantirle l’autonomia alla quale ogni quindicenne deve poter aspirare, ma ora la mamma è comunque costretta ad accompagnarla a scuola.
La questione era già stata segnalata al termine dello scorso anno scolastico e nuovamente a febbraio. La dirigente scolastica Daniela Loero ha contattato sia il Comune che il proprietario dell’edificio, ma per ora nulla è cambiato.

La storia di Laura fa luce sul problema delle barriere architettoniche. Ci sono persone a cui è fisicamente precluso l’ingresso a scuola e nei luoghi pubblici. La discriminazione che creano strutture non idonee è terribile ed ingiustificata.

E’ importante, a questo proposito, ricordare l’articolo 3 dalla nostra Costituzione: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.

La Costituzione ci impone di non rimanere indifferenti quando in alcune strutture pubbliche la stessa architettura crea diseguaglianze. È fondamentale immedesimarsi nel problema ed occuparsene. L’eguaglianza sostanziale tra tutti i cittadini e la rimozione degli ostacoli che la limitano è uno degli obiettivi più importanti per il Paese. Ogni cittadino deve pretendere che questi ostacoli vengano rimossi perchè vivere in una società più giusta e coerente è suo diritto.

Se è compromessa “la partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese” l’intera la collettività ne soffre.

Di Stefano Di Foggia

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