La donna già nel 2010 era stata sospesa dieci giorni dal lavoro per comportamenti aggressivi nei confronti degli studenti: a sei anni di distanza, la
La donna già nel 2010 era stata sospesa dieci giorni dal lavoro per comportamenti aggressivi nei confronti degli studenti: a sei anni di distanza, la “recidiva”.
Di Silvia Carletti
Urla, minacce, strattoni: questa la realtà quotidiana vissuta dagli alunni, che subivano tra i banchi un vero e proprio terrorismo psicologico. L’ira della loro maestra poteva scaturire dal minimo gesto ritenuto “sbagliato”, come non sapersi tirare su i pantaloni autonomamente, o non aver cambiato velocemente posto nell’aula come indicato da lei.
A denunciare il fatto ai Carabinieri di Rimini è stata una collega, che in passato aveva assistito più volte alle scenate di violenza dell’insegnante.
Così dal Febbraio scorso erano state appositamente messe telecamere nella scuola per controllare e intercettare le azioni della donna durante le ore di lavoro: dai filmati emergono chiaramente una serie di maltrattamenti gratuiti contro i bambini. Molti di loro, intimoriti e assoggettati dai rimproveri della maestra, manifestavano una vera e propria paura della scuola, vista come un luogo di tortura, risentendo di disagi fisici e soprattutto psicologici. Un simile atteggiamento è inconcepibile in un ambiente che dovrebbe proteggere e crescere i bambini in un’età delicata come quella infantile, in un clima giocoso ed educativo, non in uno stato d’ansia perenne. A giudizio del Pubblico Ministero, la violenza subita si ripercuote sui bambini condizionando gravemente le loro relazioni sociali e il loro profilo psicologico, causando traumi non indifferenti.
La maestra intercettata dai carabinieri ha 61 anni, e attualmente si trova agli arresti domiciliari in custodia cautelare su ordinanza del Gip di Rimini Fiorella Casadei.
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