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Facebook influenza davvero i nostri acquisti?

Un recente sondaggio fa notare come il 67% degli intervistati consideri influenzati i propri consumi dai Social Network, e non sbagliano per niente. L

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Un recente sondaggio fa notare come il 67% degli intervistati consideri influenzati i propri consumi dai Social Network, e non sbagliano per niente. La colpa? Tutti i dati che rilasciamo

A Facebook, Apple, Twitter e associati regaliamo un patrimonio incosciente, ma dal valore economico enorme: i nostri dati personali, le nostre attitudini, interessi e gusti. Ogni volta sottoscriviamo testi sulla Privacy, sul trattamento dei dati, con l’unica idea di procedere oltre e continuare a usufruire dei servizi. Siamo sbrigativi, condizionati da quel semplice tasto, “Accetta”.

Quante volte ti è capitato di premerlo eh? Parlo proprio a te, che nell’atto di iscrizione a Facebook hai rilasciato un fiume di tue informazioni personali: mail, età, geolocalizzazioni, Mi piace, davvero di tutto. Sia chiaro, non vi siete messi nelle mani di un serial killer, ma senza dubbio LORO sanno cosa fare delle nostre informazioni. Questo 67% che ha risposto l’ha compreso benissimo: veicolare i consumi, farci arrivare le giuste pubblicità, i messaggi perfetti, perché tutto si basa su chi sei, e LORO sanno chi sei (senza dubbio anche meglio di tua madre, che se solo vedesse quali stupidaggini pubblichi sulla tua bacheca!).

E quindi arriviamo alla realtà dei fatti, ossia 2/3 degli italiani ha fiutato la capacità di prevenire le nostre scelte su queste piattaforme, il tutto reso più semplice dalla geo-localizzazione (ovunque sei, a qualsiasi ora), che permette di metterci su un piatto d’argento ciò che riteniamo più utile, pardon, che questi mostri del marketing ci fanno ritenere più utile.

Ma la verità in tutto ciò? Un placido e composto: non ce ne frega niente. Perché siamo utenti ingenui, inconsapevoli, ma anche estremamente pigri, e a volte, che sia qualcun altro che possa consigliarci, non ci dispiace affatto, o no?

Di Umberto Scifoni

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