Nella scuola Setti Carraro di Palermo nasce l’orto curato dai ragazzi. La cooperativa sociale Orto Capovolto inizia letteralmente a “raccogliere i suo
Nella scuola Setti Carraro di Palermo nasce l’orto curato dai ragazzi.
La cooperativa sociale Orto Capovolto inizia letteralmente a “raccogliere i suoi frutti”. Il progetto Orto(in)Colto che prevedeva la realizzazione di orti didattici negli spazi di pertinenza degli istituti scolastici e lo svolgimento di attività didattiche correlate, ha donato una nuova vita alla scuola media Setti Carraro di via Tiepolo.
“Abbiamo recuperato spazi abbandonati e ampliato l’offerta formativa – dice Laura Piacenti, dirigente dell’istituto – per i ragazzi è stato importante ripristinare il rapporto con la terra”.
Zucchine, peperoni e pomodori arricchiscono un’area della scuola che era ormai dimessa, per la gioia dei ragazzi che hanno preso parte all’iniziativa zappando, seminando e concimando le piante.
“E’ un percorso che riesce a coniugare l’educazione ambientale e l’educazione alimentare attraverso l’agricoltura urbana – dice Angelica Agnello, presidente della cooperativa sociale – e lo fa attraverso dieci incontri teorico-pratici che hanno scopo di trasformare le aree verdi degli istituti scolastici, spesso abbandonate, in veri e propri giardini commestibili a scopo didattico”.
Un’iniziativa, quella promossa da Orto Capovolto, che ha l’obiettivo di sensibilizzare i ragazzi partendo dallo studio dell’agricoltura biologica, passando per la costruzione con materiali di riciclo da curare quotidianamente in aula, fino ad arrivare alla realizzazione di un vero e proprio orto nel cortile della scuola.
Bella idea, #FacceCaso!
COMMENTS