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I pedali come benzina green a 25 cent/km

I pedali come benzina green a 25 cent/km

Al via il progetto di Adsu Teramo per gli studenti che vanno a lezione in bici. Ogni kilometro percorso, 25 centesimi di retribuzione. Come arrivi in

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Al via il progetto di Adsu Teramo per gli studenti che vanno a lezione in bici. Ogni kilometro percorso, 25 centesimi di retribuzione.

Come arrivi in università? A piedi? In macchina? In autobus? La mobilità è un grande problema per gli studenti, specialmente per chi vive nelle grandi città e deve percorrere lunghi tratti di strada. Sappiamo tutti che sui trasporti pubblici si può fare affidamento solo a patto di considerare ritardi, disguidi e condizioni di trasporto degne dei peggiori allevamenti del mondo. Sfortunatamente, poi, non tutti hanno la possibilità di affittare una casa nei pressi delle università per agevolarsi il viaggio. Chi, invece, deve percorrere tratti relativamente brevi e non rischia di essere travolto su superstrade a scorrimento veloce può pensare di andare in facoltà in bicicletta.

Se poi parliamo dell’Università di Teramo, c’è una bella notizia per tutti gli studenti a due ruote: l’Associazione per il diritto allo Studio dell’Università di Teramo premia i ragazzi che vanno a lezione in bicicletta con 25 centesimi ogni kilometro percorso. Si tratta di un progetto sperimentale ideato da Antonio Sorgi, direttore di Adsu Teramo, in collaborazione con la start up Bike2Like srls e si chiama Bike2Study. È stato presentato oggi nelle aule del rettorato e partirà a metà ottobre grazie ad un budget di inizio pari a 10mila euro, con cui potranno essere pagati i primi 40mila kilometri degli studenti bici-muniti.

L’Adsu precisa che le biciclette non saranno fornire dall’associazione bensì dovranno essere di proprietà dei ragazzi che aderiranno al progetto. Ad ognuno di loro, poi, sarà dato un dispositivo elettronico in grado di monitorare e registrare le distanze percorse e capace anche di localizzare il mezzo in caso di furto. L’Università di Teramo, dal canto suo, ha intenzione di predisporre un’area apposita videosorvegliata per il parcheggio delle biciclette. C’è di più: a breve (i tempi sono ancora imprecisi) sarà attivato il servizio di bike sharing grazie al quale tutti potranno affittare temporaneamente un mezzo e lasciarlo nei parcheggi per coloro che vorranno usarlo in seguito.

Oltre ad essere un’iniziativa interessante dal punto di vista ambientale dato che limita le emissioni di CO2 e l’uso di carburante, è anche un bel modo per fare un po’ di attività fisica ottimizzando i tempi strettissimi degli studenti. Una bicicletta da città può essere acquistata in modo abbastanza agevole da chiunque, magari anche trovandola nei siti di vendita di oggetti usati.

È un piccolo investimento per un progetto green e dinamico che dovrebbe essere adottato da molti più atenei italiani.

Di Giulia Pezzullo

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