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Rave Party: denunciati 111 ragazzi

Rave Party: denunciati 111 ragazzi

Lo scorso marzo avevano occupato un'area industriale dismessa: a distanza di 5 mesi sono scattate le denunce per solo una piccola parte dei numerosi p

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Lo scorso marzo avevano occupato un’area industriale dismessa: a distanza di 5 mesi sono scattate le denunce per solo una piccola parte dei numerosi partecipanti.

La “festa abusiva”, o “rave party” come preferirebbe qualsiasi giovane, si era svolta tra il primo pomeriggio del 5 marzo scorso, fino ad oltranza, sprofondando nel giorno successivo: 24 ore ininterrotte di musica, balli e perché no, dell’alcool. Fin qui, tutto in regola con l’ideale giovanile.

C’era solo un piccola problema: la location. Non che un’area industriale dismessa non si addica ad un rave, ma in questo caso non poteva assolutamente essere occupata: si tratta degli ex stabilimenti Silpat, vicino la strada provinciale 494, a Zeme (Pavia).

Ci sono voluti 5 mesi di indagini della polizia (ma non lo facciamo sapere all’Isis) per scovare parte dei colpevoli: all’epoca dei fatti gli occupanti saranno stati almeno 2 mila ragazzi, ora a beccarsi la denuncia sono solo poco più di cento.

È bene sottolineare che subito dopo il rave era stato identificato, da parte dei militari, il proprietario dello stabile, un imprenditore di 44 anni, residente nel bergamasco. Perché poi, per individuare altre 111 persone, ci sia voluto un arco di tempo così ampio, rimarrà un mistero.
Altro grande dilemma, tipicamente italiano, è: perché nessuno ha mosso un dito nel bel mezzo del party, durato appena 24 ore?

Oggi 111 ragazzi sono stati denunciati a Vigevano, con l’accusa di “invasione di terreni ed edifici in concorso tra di loro”: il più piccolo ha 16 anni ed insieme a tutti i giovanissimi risponderà al Tribunale dei Minori di Milano; mentre il fratello maggiore di questi teppistelli ha 36 anni.
Sono tutti provenienti dalle province del Nord Italia: alla faccia di chi ricerca sempre colpe da attribuire ai “terroni”!

Di Irene Tinero

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