Quattro ragazzi polacchi si mettono in macchina dal Piemonte per raggiungere Amatrice e scavare insieme alle forze dell'ordine. A pochi giorni di dist
Quattro ragazzi polacchi si mettono in macchina dal Piemonte per raggiungere Amatrice e scavare insieme alle forze dell’ordine.
A pochi giorni di distanza dal devastante terremoto che ha messo in ginocchio alcuni paesi del centro Italia, il bilancio della situazione è decisamente negativo. Tante le persone ferite e tante altre quelle che hanno perso la vita sotto le macerie delle loro case. Gli aiuti giunti nelle zone colpite dal sisma sono innumerevoli e spaziano dalle forze dell’ordine ai volontari della Croce Rossa agli operatori di Save The Children; in aggiunta, tantissime persone partono dalle loro città di origine per portare beni di prima necessità laddove ce n’è forte bisogno. La solidarietà è grande nel cuore degli italiani che non lasciano soli i propri concittadini; questa devastazione ha unito il popolo intorno a tanti gesti di solidarietà che fanno onore.
Gli aiuti arrivano anche dal resto del mondo e da personaggi famosi, come per esempio Lady Gaga che ha deciso di donare dei soldi per la ricostruzione di quelle che ha definito “bellissime città“.
E non manca neanche la vicinanza di quattro ragazzi polacchi che, nonostante fossero in vacanza sulle montagne piemontesi, sono corsi in aiuto della popolazione terremotata.
Jakub, Mariusz, Anna e Zuzana, originari di Opole, stavano scalando le montagne del Piemonte quando hanno sentito delle scosse che hanno raso al suolo alcuni paesi del centro Italia. Non ci hanno pensato due volte e sono immediatamente partiti alla volta delle zone colpite; dopo sedici ore di macchina si sono ritrovati con le mani tra le macerie per tentare di salvare il più alto numero possibile di persone. Jakub ha detto che volevano darsi da fare, aiutare in qualsiasi modo e “fare anche solo il lavoro sporco di togliere mattoni, sassi e tegole“.
Per un giorno, infatti, i quattro ragazzi hanno lavorato sul luogo della tragedia senza mai perdere un colpo e senza mai tirarsi indietro. Ovunque serviva aiuto, loro andavano. Tuttavia, dato l’attuale sovrannumero di operatori esperti sul posto, i quattro amici hanno potuto smettere di scavare per tornare a casa. Jakub ha affermato che sembrava di essere tornati ai tempi della guerra in Ucraina, dove faceva il fotoreporter: ha ricordato scene di devastazione e dolore, proprio come quelle che aveva visto ad Amatrice. L’ultima cosa che hanno detto i ragazzi è che torneranno in quei luoghi quando tutto sarà ricostruito per godere della bellezza della nostra Italia.
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