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La lenta discesa dell’Università italiana

La lenta discesa dell’Università italiana

Gli atenei del Bel Paese perdono posizioni nella classifica annuale Arwu. Prestazione bassa quest’anno per gli Atenei italiani. A rivelarlo l’oramai n

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Gli atenei del Bel Paese perdono posizioni nella classifica annuale Arwu.

Prestazione bassa quest’anno per gli Atenei italiani. A rivelarlo l’oramai nota classifica Arwu di Shanghai che, questa volta, fra le diciannove candidate nostrane inserite nella lista delle cinquecento migliori Università del mondo, ha evidenziato una curva verso il basso, salvo poche eccezioni.

Colpa del numero crescente di atenei competitivi, dei parametri troppo severi o di un reale calo di qualità?

Intanto vediamo insieme la nostra situazione con una rapida panoramica ateneo per ateneo.

La Sapienza:

Nonostante il primato che la vede vincitrice indiscussa fra le istituzioni italiane, il gigante d’Europa subisce un calo nei punteggi registrati.

Università di Padova:

Più costante invece è il percorso di questo ateneo che rimane fisso sopra la duecentesima posizione nonostante il numero di adesioni delle altre Università.

Politecnico di Milano:

Terzo posto fra le Università italiane e in continuo miglioramento, ha infatti scalato negli ultimi tre anni la classifica.

Università di Bologna:

Nonostante il netto miglioramento del 2014, dallo scorso anno L’ateneo emiliano si riposiziona nella fascia più mediana della classifica.

Università di Firenze:

discesa lenta ma progressiva per questo ateneo. Fra i motivi i criteri della classifica che, in questo caso, penalizzano l’Università.

Università di Pisa:

Sorte analoga a quella dell’Istituto bolognese, dopo notevoli sforzi per la scalata al successo torna ad occupare la metà della graduatoria.

Università degli studi di Torino:

Cattive notizie, perde posti rispetto agli scorsi anni piazzandosi sotto la duecentesima posizione.

Università degli Studi di Napoli Federico II:

Il suo nome antico e la sua fama non sono bastate a salvarla dalla perdita negli ultimi anni di più di cento posizioni.

Università degli Studi di Pavia:

questo ateneo è motivo di orgoglio, si classifica infatti fra le pochi italiani ad esser riusciti a migliorare la loro posizione nella classifica Arwu.

Università degli studi di Ferrara:

Rischio espulsione dalla classifica per questa Università a causa della perdita progressiva di posizioni.

Università degli Studi di Palermo:

Fra le ultime cento in classifica, l’ateneo palermitano riesce a conquistare qualche posizione più su durante questo ultimo anno.

Università degli Studi di Perugia:

In caduta libera dal 2003 di quasi duecento posizioni, l’Università di Perugia rischia, insieme a quella di Ferrara, l’esclusione dalla classifica Arwu.

Università degli Studi di Roma Tor Vergata:

In discesa sotto la quattrocentesima posizione.

Università degli Studi di Salerno:

New entry nella classifica e piccola luce nella panoramica italiana.

Questo è solo un veloce ripasso di ciò che è emerso dall’ultima classifica Arwu, la nostra speranza è di riportarvi nel prossimo notizie migliori.

Di Laura Messedaglia

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