L’intervento dei soccorsi riesce a cambiare l’epilogo di quella che sembrava una fine già scritta. Ore di paura quelle che sono trascorse a Chieti que
L’intervento dei soccorsi riesce a cambiare l’epilogo di quella che sembrava una fine già scritta.
Ore di paura quelle che sono trascorse a Chieti questo giovedì 29 settembre.
All’interno di un bagno dell’Università D’Annunzio, nel pomeriggio intorno alle 17.30, uno studente di Medicina ha tentato il suicidio.
Immediato e tempestivo l’intervento del 118 e dei carabinieri di Chieti, che hanno ritrovato il ragazzo con le vene dei polsi recise e in possesso di due coltelli, con uno dei quali avrebbe tentato di autoinfliggessi un colpo nel petto.
Le motivazioni che avrebbero spinto il giovane allo sconsiderato gesto sono da ricondurre ad una serie di recenti bocciature negli esami sostenuti.
Ad impedire la tragedia ci ha pensato fortunatamente la porta del bagno non chiusa a chiave, che ha permesso ai soccorritori di trasportare il ragazzo d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale cittadino.
La vicenda si è svolta sotto gli occhi dei numerosissimi studenti dell’ateneo.
Non è la prima volta, purtroppo, che si sentono episodi di questo genere, in cui l’Università sembra riuscire a trasformarsi in un macigno troppo grande per esser portato sulla schiena.
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