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Alcohol History ep.2: Un Long Island per gusti forti

Raccontiamo la storia di uno dei cocktail più alcolici del mondo. Long Island Iced Tea tra leggende, falsi miti e nomi nazionalisti. Eccoci qui alla s

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Raccontiamo la storia di uno dei cocktail più alcolici del mondo. Long Island Iced Tea tra leggende, falsi miti e nomi nazionalisti.

Eccoci qui alla seconda puntata della rubrica nata per modificare la prospettiva di osservazione dei cocktail. Alcohol History vuole esplorare tutti quei lati alcolici in penombra, per cui nutriamo disinteresse, ma che se analizzassimo a fondo ci permetterebbero di bere in maniera più logica e piacevole. Oggi il protagonista è il Long Island Iced Tea, uno dei cocktail più forti e più discussi di sempre.

Il Long Island Iced Tea

È complicato parlare di questo drink, ricercarne la storia e darne un parere oggettivo. Perché dico ciò? Beh, troverete davvero tante opinioni contrastanti, come la prima che attesta la sua origine ai tempi del proibizionismo in Usa, quindi anni 20. Ecco la prima contestazione, perché molti ribadiscono, giustamente, l’idea che in un periodo in cui trovare anche solo un alcolico era un’impresa, creare un cocktail che ne racchiudesse quattro diversi ( vodka, Tequila, gin e Rum) appare alquanto assurdo.
Ecco quindi ritornare all’opinione più diffusa: fine anni 70, Oak Beach Inn, locale notturno di Babilonia, Long Island, New York e un bar tender di nome Robert Butt, che si spinse a mixare una serie di ingredienti alcolici tutti dal gusto forte e ad alta graduazione. Inizialmente venne battezzato Rosebud Iced Tea, ma dopo la diffusione in tutto il paese, assunse il nominativo “patriottico” di Long Island Iced Tea.
Il drink non sempre viene apprezzato, per il suo gusto non facile da mandar giù come una qualsiasi bevanda da sorseggio, ma del resto se in un bicchiere aggiungi pari quantitativi di Vodka, Rum, Tequila e Gin non ci si può aspettare altro che un cocktail per palati forti e decisi.

Curiosità

Non trovate curioso la parte del nome “Iced Tea”? Il motivo si spiega per due ragioni: l’aspetto, il colorito e il bicchiere utilizzato lo rendono simile a un piacevole The freddo, in più l’aggiunta di Coca Cola è inserita per avvicinare il retrogusto alla bevanda analcolica in questione.

La ricetta

Immancabile la spiegazione per preparare questo drink, utilizzando le indicazioni dell’ IBA (International Bartenders Association)
1,5 cl vodka
1,5 cl white rum
1,5 cl triple sec
1,5 cl tequila
1,5 cl gin
3,0 cl sciroppo di Gomma
2,5 cl succo di limone fresco
1 spruzzo di cola

In un bicchiere di tipo tumbler alto o highball, riempito di ghiaccio, versare 1,5 cl di vodka, 1,5 cl di rum bianco, 1,5 cl di gin 1,5 cl di Tequila e 1,5 cl di triple sec. Aggiungere i 2,5 cl di succo di limone fresco e 3 cl di sciroppo, quindi riempire fino all’orlo con Coca cola. Mischiare poco e aggiungere uno spicchio di limone o lime ( per i più artistici a spirale ). Pronto e bevuto!

P.s: Bevi responsabilmente. Davvero!

Di Umberto Scifoni

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