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Giovani e religione: il sud risulta più aperto

Giovani e religione: il sud risulta più aperto

I ragazzi del sud sono più favorevoli a confrontarsi e ed aprirsi con chi professa una religione diversa dalla propria. La Fondazione Intercultura, c

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I ragazzi del sud sono più favorevoli a confrontarsi e ed aprirsi con chi professa una religione diversa dalla propria.

La Fondazione Intercultura, che sostiene la comunicazione fra le varie culture e scambi internazionali fra giovani, ha indetto un convegno che parte proprio oggi e terminerà il 2 aprile. Il convegno prende il nome di “Il silenzio del sacro” e si svolgerà a Bari. La fondazione in occasione di questo evento ha commissionato alla Ipsos un sondaggio in cui ha cercato di comprendere quale sia la situazione italiana sul fronte di quella che è l’integrazione ed accettazione religiosa nei confronti di chi professa una fede differente dalla nostra. Le persone che sono state interrogate sono 800.
Quello che è emerso è che

coloro che sono più propensi ad accogliere credenti di altri religioni sono gli under 30, specialmente quelli del sud. Questo dato è comprensibile se si pensa che i giovani sono più abituati a convivere con questa realtà, poiché sin dalle scuole elementari o medie sicuramente è capitato alla maggior parte di loro di avere in classe un ragazzo di un’altra religione.

Dalle risposte date dalle persone più adulte è emerso invece il fatto che essi non abbiano mai avuto grandi possibilità di contatto con persone professanti un’altra fede. Ciò è spiegabile grazie al fenomeno migratorio che è andato a crescere sempre di più negli ultimi anni.
Un altro dato che emerge da questo sondaggio è che fra i giovani italiani sta crescendo il numero di persone che professa una religione differente dal cristianesimo.

#FacceCaso

Di Sara Fiori

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