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Il Fit?! È il nuovo corso-concorso per gli aspiranti professori

Il Fit?! È il nuovo corso-concorso per gli aspiranti professori

Con il Fit, cambia il metodo di reclutamento per i docenti, addio alla vecchia abilitazione. Cambia il modo per i professori delle scuole secondarie

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Con il Fit, cambia il metodo di reclutamento per i docenti, addio alla vecchia abilitazione.

Cambia il modo per i professori delle scuole secondarie di accedere all’insegnamento: d’ora in poi si accederà al concorso in maniera molto più semplice. Infatti

per gli aspiranti docenti basterà aver sostenuto una laurea nella quale si siano acquisiti almeno 24 Cfu in discipline antropo-psico-pedagogiche anche in modo extracurriculare.

Con tali requisiti ci si potrà iscrivere direttamente ad un “corso-concorso”. Questa è la novità:

il FIT, che significa “Formazione iniziale e tirocinio”, è un percorso di tre anni teorico-pratico che ha la forma di un vero e proprio contratto e prevede una retribuzione a partire dal terzo anno analoga a quella di una supplenza annuale.

Il corso-concorso sarà suddiviso in modo tale che durante il primo anno il candidato dovrà ottenere un diploma di specializzazione mentre i due anni rimanenti saranno quelli in cui si metterà in pratica quanto appreso, grazie ad esperienze dirette di insegnamento.

La parte del Fit che assomiglia più ad un corso riguarda il fatto che si dovranno superare delle prove intermedie. Inoltre, come a scuola, non saranno permesse troppe assenze, pena il non conseguimento del diploma di specializzazione.

Dal 2018 partirà questo nuovo modello, e ogni due anni sarà possibile affrontare le tre prove, di cui due scritte e una orale.
La brutta notizia è che si prevede che i nuovi giovani professori cominceranno ad essere assunti a partire dal 2022 anche se solo per un misero 10% dei posti disponibili, questo perché c’è ancora un grande numero di precari non ancora abilitati all’insegnamento che avranno la precedenza e saranno avvantaggiati da un meccanismo di selezioni “facilitate”. Alla fine, quindi, si prevede che fino al 2030 i docenti abilitati con il “Fit” dovranno aspettare il loro turno con calma.

Mi chiedo se il nuovo meccanismo sarà migliore o peggiore di quello esistente, trovo molto strano che il FIT non preveda la conoscenza dell’Inglese tra i requisiti di ammissione, mi auguro però che i tanti precari e i tutti i nuovi aspiranti professori non debbano attendere troppo a lungo per essere assunti.

Di Chiara Zane

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