Tempo di lettura: 2 Minuti

Brevetti, crescita e innovazione: Cina docet. Se ne parla all’Università di Udine

Brevetti, crescita e innovazione: Cina docet. Se ne parla all’Università di Udine

L'Università di Udine analizza un’epoca in cui la tecnologia e l’innovazione fanno da padroni e in cui è sempre più indispensabile scoprire, creare in

Alla scoperta di Macao: tra casinò stratosferici e piccoli villaggi di pescatori
Fascetta celebrale: è cinese l’ultima invenzione per non distrarsi a lezione
L’iPhone X viene costruito sfruttando gli studenti cinesi: assurdo!

L’Università di Udine analizza un’epoca in cui la tecnologia e l’innovazione fanno da padroni e in cui è sempre più indispensabile scoprire, creare inventare.

Data l’ingente crescita di quelle che oggi chiamiamo “creazioni intellettuali” (“opere dell’ingegno” nel campo letterale ed artistico; “invenzioni industriali” nel campo della tecnica), nasce l’esigenza di proteggere tale patrimonio per tutelare l’autore e l’inventore da appropriazioni altrui: nascono il diritto d’autore e i brevetti.

Con particolare riguardo ai brevetti, questi costituiscono uno degli strumenti di forza e di crescita economica di molti paesi, prima tra tutti la Cina, perché dinamismo nella creazione e registrazione di opere (tecnologiche) brevettate significa investimento nel futuro, crescita.

Di tutto questo si è parlato il 16 maggio scorso, in una lezione organizzata all’interno di un ciclo di seminari sull’impresa organizzati da Start Cup FVG all’Università di Udine. L’incontro, a cui ha partecipato anche lo studio GLP (specializzato in proprietà), si intitolava “L’idea innovativa e la sua tutela” ed era finalizzato a trattare le basi della tutela delle invenzioni industriali, alla presenza dei ricercatori che sono ne sono i primi artefici.

Si è sottolineato come la Cina, un paese in evidente crescita negli ultimi 20 anni, con un PIL quadruplicato dal 2000 ad oggi, debba ringraziare anche i brevetti: solo nel 2015 ne sono stati depositati ben 1.100.000, superando addirittura l’America e di quattro volte tutta l’Europa.

“L’entusiasmo dei giovani ha bisogno di essere indirizzato affinché idee e progetti non siano finalizzati a sé stessi, ma diventino la base per costruire un progresso tecnologico ed economico” – ha sottolineato Davide Petraz, socio contitolare di GLP – “La cultura dell’innovare però necessita di essere accompagnata da una cultura della proprietà intellettuale: la tutela di marchi e brevetti è fondamentale in una visione strategica di medio-lungo periodo. È un dato di fatto che i Paesi dove vengono depositati più brevetti, ci sia anche un maggior impulso alla crescita e allo sviluppo»”.

A testimoniare tanto, ha appositamente presenziato Ran Jia, tra i cinesi più esperti e preparati in tema di proprietà intellettuale che ha affermato come i brevetti siano alla base della crescita e dello sviluppo del suo paese.

Un brevetto, inoltre, permette anche di valorizzare economicamente l’invenzione, come ha raccontato Davide Petraz: “L’ICC (la Camera di Commercio Internazionale) nell’Intellectual Property: Powerhouse for Innovation and Economic Growth 2011 ha confermato che – a parità di condizioni – un’invenzione brevettata ha un valore economico doppio rispetto ad una non brevettata”.

Insomma ragazzi, diamoci da fare e chi ha un’idea la sviluppi e la brevetti, ne va anche del futuro del nostro paese, non solo quello delle tasche dell’inventore.

Di Lorenzo Maria Lucarelli

COMMENTS

WORDPRESS: 0
DISQUS: 0