Boom di iscritti stranieri alle università milanesi. “La spinta in avanti è legata all’attività di una città unica come questa”. #FacceCaso. Le Unive
Boom di iscritti stranieri alle università milanesi. “La spinta in avanti è legata all’attività di una città unica come questa”. #FacceCaso.
Le Università milanesi sono a caccia di studenti internazionali. I dati sono in crescita e l’offerta formativa migliora sempre di più.
“La spinta in avanti è legata all’attività di una città unica come questa” spiega il prorettore della Bocconi Stefano Caselli. L’ateneo di via Sarfatti ad oggi vanta il 13,5% degli studenti stranieri, e il numero del prossimo anno è destinato a salire. “I nostri alunni arrivano soprattutto da Francia e Germania, poi seguono Cina e Turchia” aggiunge Caselli.
Il Politecnico nei corsi di laurea magistrali, ormai quasi tutti in inglese, supera il 26% di iscritti. “Nelle discipline ingegneristiche sono ancora poco numerose” sostiene Luisa Collina.
“L’Ateneo intende migliorare sempre più il processo di reclutamento, selezionando gli studenti più dotati e più motivati e aumentare l’eterogeneità dei paesi di provenienza poiché la diversità culturale è un elemento di grande ricchezza”.
L’Università Bicocca ha il 18,6% del totale degli studenti stranieri. Tutto merito dei cinque corsi internazionali in lingua inglese attivati da poco . “Insieme con i master internazionali, le Summer school e le doppie lauree double degree, ci aspettiamo un ulteriore incremento delle iscrizioni”.
L’Università Cattolica del Sacro Cuore, ha quasi raddoppiato l’offerta dei corsi in inglese. Il prossimo anno ci saranno tre triennali e nove magistrali. “Nove stranieri su dieci s’iscrivono soltanto a corsi in inglese”.
La Statale grazie al programma Excellence fellowship prevede 150 borse di studio. “Sono sempre più numerosi i nostri che vanno a studiare in atenei all’estero ma è vero anche il contrario, gli stranieri che arrivano alla Statale con questo programma negli ultimi quattro anni sono aumentati del 35%”. Sostiene il prorettore Monica di Luca.
“L’ambiente multiculturale è una caratteristica dell’ateneo, anche per la presenza di docenti formati anche all’estero”. Dice il rettore Marco Montorsi con la speranza, per il prossimo anno, di arrivare al 43% di studenti internazionali.
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