Un dipendente della catena Abercrombie è stato licenziato causa superamento età del contratto. E per la Corte Europea tutto ciò è valido. Abercrombie
Un dipendente della catena Abercrombie è stato licenziato causa superamento età del contratto. E per la Corte Europea tutto ciò è valido.
Abercrombie implacabile come non mai. La Cassazione italiana è obbligata a pronunciarsi su un caso corretto secondo la Corte di Giustizia Europea. Stiamo parlando del licenziamento di un magazziniere, che avendo compiuto 25 anni, è stato esodato dalla catena americana.
Questo è incluso nel trattamento dei contratti fatto firmare ai dipendenti, secondo cui si applica entro i 25 anni o superati i 45.
Così il ragazzo ha ricevuto la lettera di dimissioni, portando lo stesso e Abercrombie allo scontro in tribunale. La corte di Appello di Milano si è schierata in favore del giovane, ordinando la riassunzione. Ma la Corte di Lussemburgo, su giudizio sospeso della Cassazione, ha emesso sentenza: “Gli Stati membri possono prevedere che disparità di trattamento in ragione dell’età non costituiscano discriminazione laddove esse siano oggettivamente e ragionevolmente giustificate”.
Vari sono i casi sui limiti di età, ma questa regola contraddistingue in particolare A&F, rendendola temuta per tutti i dipendenti.
Alcuni parlano di sistema di facilitazione per l’inserimento di sostituti più giovani nel mondo del lavoro. Ma la questione è: che rispetto può esserci per lavoratori svenduti come giocattoli rotti?
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