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Voto in condotta, CIAONE! Promossi anche con 5

Voto in condotta, CIAONE! Promossi anche con 5

Bocciatura evitata nonostante 5 in comportamento. Il mondo scolastico insorge, ma se fosse tutto fumo e niente arrosto? Ci sono iniziative che sebben

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Bocciatura evitata nonostante 5 in comportamento. Il mondo scolastico insorge, ma se fosse tutto fumo e niente arrosto?

Ci sono iniziative che sebbene perseguite con convinzione e fiducia, poi lasciano inalterata la sostanza da modificare. La riforma sul voto in condotta operata dal team “Fedeli” ha fatto scalpore, ma…forse non muterà più di tanto l’atteggiamento dei ragazzi tra le mura scolastiche.

Riavvolgendo il nastro: la Ministra dell’Istruzione ha emanato una circolare grazie alla quale l’insufficienza in condotta non sarà più sinonimo di bocciatura alle soglie dell’esame di terza media, graziando quegli alunni col vizio di infrangere le regole.

La reazione corale di genitori e presidi però non si è fatta attendere, ribattendo all’unisono che ciò consentirà
più spazio al dilagare di bulli e cyber-bulli. La querelle avanza con la ribattuta della Fedeli, secondo la quale “bisogna distinguere chi viene ammesso con 5 in condotta per una questione di irrequietezza, e chi invece per atti violenti e teppisti”.

Con questa motivazione, l’ex vice-presidente del Senato ha infatti appositamente lasciato uno spiraglio aperto per poter bocciare quei ragazzi che vengano colpiti da una sanzione disciplinare prima dello scrutinio di terza media.

Il ping-pong si chiude (almeno momentaneamente) con la schiacciata di Giorgio Rembado, direttore dell’Associazione Presidi Italiani: “Questa possibilità è talmente desueta che si dovrà rispolverarla per un uso corretto dell’unico strumento oramai rimasto in piedi”.

Dopo questo batti e ribatti, occorre ragionare con la propria testa: si è proprio sicuri che questa modifica concederà terreno fertile a chi ha intenzione di compiere soprusi e vessazioni, e che muterà il comportamento degli studenti?

Azzardando un’ipotesi in questo polverone: come erano puniti prima, i bulli verranno puniti ora, indipendentemente dal voto in condotta, perché insufficienza in comportamento o meno, le ripercussioni le subiranno comunque.

E poi, vis a vis, quante volte capiterà che un bambino di 12 anni sia così ribelle da finire sotto al tetto del 6 in pagella? Ma non avendo però alcun potere di chiaroveggenza… ai posteri l’ardua sentenza.

#FacceCaso

Di Emanuele Caviglia

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