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Lavorare in Italia: impresa impossibile per noi?

Lavorare in Italia: impresa impossibile per noi?

Gli ultimi dati dell’Istat sembrano rassicurare, anche se ci sono alcune cose su cui "lavorare".   Oggi parliamo di giovani che cercano di la

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Gli ultimi dati dell’Istat sembrano rassicurare, anche se ci sono alcune cose su cui “lavorare”.

 

Oggi parliamo di giovani che cercano di lavorare. No, non vi farò il solito discorso su quanto sia alta la disoccupazione giovanile in Italia rispetto all’Europa. Cercherò di farvi vedere i lati positivi dei nuovi dati pubblicati dall’Istat per il secondo trimestre del 2016. Sicuramente l’Italia ha ancora molto da migliorare. I canali per trovare lavoro ufficiali, come i centri per l’impiego, non hanno molto successo in quello che fanno e i ragazzi cercano lavoro tramite la famiglia o i conoscenti. Però ci sono alcuni miglioramenti rispetto agli anni precedenti.

 

Tenete presente che in Italia ci sono più di 12 Milioni e mezzo di giovani tra i 15 e i 34 anni, ovvero il 21% della popolazione. Detta così si potrebbe confermare la frase “l’Italia non è un paese per giovani” ma se scaviamo a fondo non è così.

È vero che meno della metà dei giovani disoccupati è disposta a trasferirsi all’estero per trovare lavoro. Se guardiamo bene questo dato vediamo che la maggior parte di coloro che non ha un lavoro insiste nel rimanere in Italia. Molti di questi hanno avuto esperienze lavorative già nel periodo dell’istruzione, tra apprendistati e tirocini.

 

Ma veniamo ai dati più rassicuranti: il tasso di occupazione dei giovani è al 60%, ed è il risultato della media di chi ha un livello alto di istruzione e chi invece si è fermato prima del diploma. Precisamente trova lavoro il 47% di coloro che hanno un diploma inferiore alla maturità, ma udite udite: chi è laureato ha trovato lavoro nel 71% dei casi. Non male vero?

Non ci fermiamo qui; più di un ragazzo su quattro ha un contratto a tempo indeterminato.
Tutti corrispondono alla fascia d’età medio-alta e ad un livello d’istruzione alto, quindi dai 25 anni in poi ed in possesso di una laurea.

 

Certo non siamo nelle condizioni migliori e sicuramente il futuro che ci si prospetta davanti non è dei più rosei. Ma lo sapevamo che non sarebbe stato facile lavorare in questo paese, quindi gambe in spalla. Buttatevi!

#FacceCaso

Di Benedetta Erasmo

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