Le stimolazioni impresse hanno migliorato i compiti di memoria a breve termine del 15% e la memoria di lavoro del 25% circa. #FacceCaso. Hai problemi
Le stimolazioni impresse hanno migliorato i compiti di memoria a breve termine del 15% e la memoria di lavoro del 25% circa. #FacceCaso.
Hai problemi a ricordarti le cose? Gli scienziati hanno inventato la prima protesi per la memoria.
Si tratta di un impianto cerebrale che simula gli schemi di attività elettrica associati alle migliori performance mnemoniche in grado di potenziare la capacità di ricordare anche del 25%.
Il dispositivo è stato testato du 20 volontari che avevano già elettrodi impiantati nel cervello per il trattamento dell’epilessia.
Per prima cosa l’impianto ha registrato l’attività cerebrale dei volontari impegnati in compiti di breve termine e di lavoro. Quest’ultima costruisce ragionamenti più complessi.
Gli scienziati hanno individuato lo schema di attività elettrica associato ai migliori risultati mnemonici e hanno usato gli elettrodi per riprodurlo artificialmente nel cervello dei partecipanti durante i test successivi.
Il risultato?
Le stimolazioni impresse hanno migliorato i compiti di memoria a breve termine del 15% e la memoria di lavoro del 25% circa.
“Stiamo scrivendo il codice neurale per incrementare la funzionalità mnemonica”. Ha dichiarato Dong Song del dipartimento di ingegneria biomedica dell’Università della California.
Che un domani queste nuove tecnologie possano essere utili a combattere l’Alzheimer? Ce lo auguriamo. Tu intanto..
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