Ripreso un giro di mazzette su appalti all’ateneo. Il Rettore ha subito commentato: “Avevamo dei sospetti”. All’università di Genova è successo un fa
Ripreso un giro di mazzette su appalti all’ateneo. Il Rettore ha subito commentato: “Avevamo dei sospetti”.
All’università di Genova è successo un fatto molto grave, che riguarda appalti truccati, arresti e mazzette.
Un’indagine portata avanti dalle forze dell’ordine aveva infatti scoperto un giro di tangenti pagate per lavori di manutenzione effettuati solo sulla carta.
Ieri, negli uffici del Pm Massimo Terrile, si è presentato Claudio Colombi, 61 anni, capo del settore «interventi ordinari opera di conservazione».
Lui, che era stato arrestato dieci giorni fa, ha ammesso di voler collaborare per far luce non solo sul fatto in questione, ma sul sistema che c’è dietro.
Video registrati dalla Guardia di Finanza mostrano infatti un passaggio di bustarelle fra alcuni imprenditori e i dipendenti dell’università.
Il punto chiave era capire da quanto tempo questo meccanismo andasse avanti, e soprattutto che non riguardava unicamente gli appalti controllati nelle ndagini.
Anzi come afferma il giudice per le indagini preliminare Claudio Siclari: “Pur nella necessaria frettolosità e parzialità dei controlli è emerso che su varie fatture e ordini di lavoro erano state apposte firme false. Quindi un vero e proprio “sistema” di falsificazione di atti relativi alle procedure di autorizzazione, affidamento ed esecuzione dei lavori di manutenzione sugli immobili dell’Università”.
A questo punto ciò su cui si potrà muovere l’indagine e chi ci lavora sarà l’approfondimento dei settori in cui uffici e imprenditori sono entrati in collusione con questo giro di mazzette. Probabilmente si allargherà, facendo saltare un vaso di pandora che potrebbe includere molti dipendenti dell’Università ligure. Sembra proprio che un polverone di enormi proporzioni sia pronto a scoppiare a Genova.
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