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A scuola valgono le disuguaglianze: cronaca di un sistema ancora schiavo delle classi sociali

A scuola valgono le disuguaglianze: cronaca di un sistema ancora schiavo delle classi sociali

Come la scelta del proseguimento degli studi è influenzata dalle classi sociali? Se la scuola è lo specchio della società, le classi sociali sono il b

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Come la scelta del proseguimento degli studi è influenzata dalle classi sociali? Se la scuola è lo specchio della società, le classi sociali sono il blocco maggiore alla mobilità tra diversi lavori. In ufficio come tra i banchi.

Nonostante da anni si parli di uguaglianza sociale e pari opportunità (esiste addirittura un ministero per questo) le classi sociali esistono e sono durissime da scalare. Statisticamente il figlio di un ricco farà un lavoro molto ben retribuito e il figlio di una famiglia povera potrà aspirare spesso solo a lavori minori.

Anche nelle scuole la divisione sociale è molto netta e ancora oggi non sconfitta. Nonostante da anni ormai si facciano leggi con l’intento di avvicinare le classi sociali nelle scuole e rendere possibile qualsiasi futuro a ognuno. Chi è figlio di laureati molto probabilmente consegue una laurea del tipo di quelle dei genitori. Fare altrimenti è visto come un segno di sconfitta nella famiglia. Rappresenta lo scendere la scala sociale nella propria famiglia non raggiungendo l’idea perfetta che si ha dei propri genitori. Questo perché chi viene da famiglie più ricche può “permettersi” di non portare soldi alla famiglia e spenderne anzi per l’istruzione.

Chi è figlio di una famiglia operaia cerca statisticamente più spesso lavoro una volta finiti gli studi. I dati Almalaurea 2017 dicono che chi frequenta i licei ha i genitori laureati per il 59% nei classici e per il 43% negli scientifici. Mentre negli istituti tecnici o professionali si va dall’8% al 14% massimo. Infine, nei licei c’è una disproporzione tra studenti di famiglie ricche e povere. Al classico il 47% viene da famiglie ricche e l’8% da famiglie povere, mentre allo scientifico il 35% è ricco e il 14% è di bassa estrazione sociale.

Quindi, con la prossima riforma in cui si annuncerà di rendere la scuola finalmente “per tutti”, non ci sarà da stupirsi se vostro figlio non potrà quasi mai aspirare a fare un lavoro che paghi più del vostro.

#FacceCaso

Di Alessandro Luna

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