Tempo di lettura: 1 Minuti

Beppe Grillo invitato a Padova, l’Università lo rifiuta per evitare problemi

Beppe Grillo invitato a Padova, l’Università lo rifiuta per evitare problemi

Un incontro del genere sarebbe stato un po’ problematico. A spiegarlo è stato Sandro Zampieri, il direttore di dipartimento di Ingegneria dell’informa

Stop ai furbetti: l’Università di Parma licenzia quattro dipendenti
Dal mondo alla Liguria per una rassegna di tutto rispetto
Instagram dà il via libera alle pubblicità sulle Storie

Un incontro del genere sarebbe stato un po’ problematico. A spiegarlo è stato Sandro Zampieri, il direttore di dipartimento di Ingegneria dell’informazione. #FacceCaso.

L’Università di Padova avrebbe dovuto ospitare Beppe Grillo . Avrebbe, perché considerando le polemiche, per questioni di sicurezza si è ritenuto opportuno evitare.

Il corso che avrebbe dovuto accogliere il comico è quello d’Informatica medica del dipartimento di Salute della donna e del bambino e quello di Ingegneria dell’informazione. Il responsabile del corso è Roberto Mancin, ingegnere informatico ed esperto di neurorobotica sociale, che si occupa di sistemi e tecnologie innovative in ambito sanitario. Mancin è già salito sul palco degli spettacoli padovani di Beppe Grillo, che ha sempre dedicato ampio spazio ai temi dell’intelligenza artificiale.

Mancin ha scritto a Grillo dicendogli che il suo corso terminava mercoledì, con l’ultima lezione del semestre. Non avrebbe mai potuto immaginare che Grillo sarebbe venuto a Padova di persona per assistere all’ultima lezione, con fotocamere e telecamere al seguito per raccontare l’esperienza sul suo blog.

Un incontro del genere sarebbe stato un po’ problematico. A spiegarlo è stato Sandro Zampieri, il direttore di dipartimento di Ingegneria dell’informazione.

“Abbiamo solo fatto notare che l’arrivo di Grillo avrebbe suscitato un enorme clamore mediatico, e che il laboratorio di robotica non era proprio il luogo più indicato per ospitare un evento di questo tipo”. Spiega Zampieri.

Mancin è stato costretto a chiedere a Grillo di rimanere a Genova, mentre Rizzuto si è limitato a sottolineare che la presenza di Grillo in aula avrebbe sollevato un problema di opportunità politica.

Per evitare ulteriori problemi, l’ultima lezione del corso si è svolta a porte chiuse, con intrusi allontanati e ingresso riservato agli studenti registrati. In aula c’era un monitor con Beppe Grillo, in collegamento da Genova. Grillo ha parlato agli studenti. “Sono entusiasta delle cose che fate, la robotica è molto importante per lo sviluppo dei bambini. Continuate così”.

“Beppe aveva chiesto di partecipare alla lezione da spettatore e nel collegamento non ha parlato di politica. Io gli ho detto di sì perché è una persona curiosa e competente, che si occupa di questi temi con sincero interesse; se la richiesta fosse arrivata da qualche altro politico, probabilmente non avrei accettato. Se avessi chiesto il permesso di ospitare Grillo, l’avrei avuto dopo due mesi: ho cercato di farlo venire senza farlo sapere e ho commesso un errore di cui mi assumo la responsabilità. In futuro cercheremo di organizzare un altro incontro, rispettando tutte le disposizioni del caso”. Spiega Mancin.

#FacceCaso.

Di Francesca Romana Veriani

COMMENTS

WORDPRESS: 0
DISQUS: 0