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La domanda che non vorresti mai ricevere: “Ma quando ti laurei?”

La domanda che non vorresti mai ricevere: “Ma quando ti laurei?”

“Ma quando ti laurei?” è una di quelle domande che non vorresti mai ricevere, tipo “che fai a Capodanno?” o “la fidanzatina dove sta?” durante la cena

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“Ma quando ti laurei?” è una di quelle domande che non vorresti mai ricevere, tipo “che fai a Capodanno?” o “la fidanzatina dove sta?” durante la cena di Natale. #FacceCaso.

Quando ho iniziato l’Università avevo dato per scontato che sarei riuscita a laurearmi in tempo. Alla fine è come il liceo, ho pensato. Basta che studi e passi gli esami, ho pensato. Poi ho incontrato Analisi I e al primo appello andato male, mi sono subito ricreduta.

“Ma quando ti laurei?” è una di quelle domande che non vorresti mai ricevere, tipo “Che fai a Capodanno?” o “La fidanzatina dove sta?” durante la cena di Natale.

Nonostante i buoni propositi, la media nazionale ci dice che sono davvero pochi i super eroi che riescono a laurearsi in tempo. Al primo esame toppato (perché fidatevi, in certe facoltà la bocciatura esiste ed è normale amministrazione), tutto il nostro corso di laurea si trasforma, letteralmente, in un vero e proprio incubo.

L’unica gioia (personale) che ho ricevuto incappando nelle statistiche di AlmaLaurea, è che il problema non riguarda solo Ingegneria, ma è comune a tutti gli studenti. 

Sono in tanti i giovani che come me faticano, non poco, a raggiungere il tanto agognato traguardo della laurea.

Girando su internet esce fuori che dal 2002 a oggi, i fuori corso italiani sono passati dal 67% al 36%. Buone notizie, penserai. Non è tutto oro quello che luccica. Questo miglioramento infatti, riguarda solo pochi corsi di laurea.

  • Medicina, con un tasso di ritardatari del 16%
  • Professioni sanitarie, con un tasso del 20% di tempo in più
  • Psicologia ed Educazione Fisica

Quegli sfigati che hanno scelto Giurisprudenza, Architettura, Lettere o ambito scientifico? A quanto pare sono destinati a restare fra i banchi dell’Università ancora per molto.

Il Tapiro d’oro va ai giuristi, che impiegherebbero circa il 52% del tempo in più rispetto alla durata legale del corso, per un totale di circa OTTO ANNI trascorsi a sognare il giorno in cui discuteranno la tesi.

Medaglia d’argento agli studenti di Architettura e dell’ambito letterario. Per loro il ritardo è pari al 45%, con circa sette anni per il conseguimento della laurea.

Io mi becco un terzo posto in classifica. Ingegneria e ambito Scientifico ritardano almeno di un paio d’anni rispetto ai tempi previsti.

Mal comune mezzo gaudio. La speranza è l’ultima a morire e in fin dei conti poteva andarmi peggio. Tu come stai messo? Rimbocchiamoci le maniche e sfatiamo il mito dei fuori corso italiani. 

#FacceCaso.

Di Francesca Romana Veriani

COMMENTS

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    Al 7 anni

    “Avrai dei momenti difficili, ma ti faranno apprezzare le cose belle alle quali non prestavi attenzione.” Disse Robin Williams in Will Hunting – Genio ribelle. Questa dovrebbe essere la vera filosofia di uno studente fuoricorso. Chi scrive è un terzo anno FC di una triennale scientifica.

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      Ciao Al! Nel caso in cui quest’anno non dovesse finire bene, farò tesoro del tuo consiglio. Con affetto sincero, terzo anno (ancora per poco in corso) di una triennale scientifica.

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