All’università per stranieri di Siena si parla di sport e dell’impatto che ha come strumento di integrazione linguistica e culturale. Lunedì, nell’Au
All’università per stranieri di Siena si parla di sport e dell’impatto che ha come strumento di integrazione linguistica e culturale.
Lunedì, nell’Aula Magna dell’università per stranieri di Siena, si parlerà dello sport e del suo impatto per cambiare il mondo e i rapporti sociali..
L’attività sportiva viene vista in questo modo come un sistema per unire persone, lingue e culture diverse. Verranno così illustrati alcuni di questi temi, che assumono maggior significato in concomitanza con la candidatura di Siena a “Città europea dello sport 2020”.
Cittadinanza sportiva, turismo sportivo, la doppia carriera, la geografia sportiva e l’educazione linguistico-culturale attraverso lo sport. Tutti argomenti tracciati e che si affiancano alla semplicistica visione dello sport quale mero mezzo di attività fisica.
Sarà posto un focus anche sul tema dello ius soli sportivo in riferimento agli sportivi stranieri, oltre alla già citata geografia sportiva.
Poi per Siena quale potenziale ha lo sport? In primis quello turistico, perché attraverso questo mezzo si può accompagnare la scoperta dei luoghi, dei paesaggi, dei sapori.
Ancora si parlerà di dual career, in riferimento agli studenti-atleti che eccellono in entrambi i campi. Del resto esistono indicazioni dell’Unione Europea, che interessa la realtà locale per il plurilinguismo nel liceo sportivo, i percorsi di dual career già attivi nell’Ateneo e l’apprendimento della lingua italiana per gli stranieri.
Tra gli atleti ospiti ci saranno Ezekiel Kemboi, campione olimpico e mondiale di atletica leggera; Irene Siragusa, campionessa mondiale di atletica leggera alle Universiadi e Giulia Bonechi, campionessa mondiale di pattinaggio corsa.
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