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Rapporto Giovani 2018: che succede quest’anno?

Rapporto Giovani 2018: che succede quest’anno?

Siamo ad aprile ed è arrivata la nuova edizione dello studio che va sotto il nome di Rapporto Giovani 2018, vediamo cosa dice quest'anno. L'Istituto

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Siamo ad aprile ed è arrivata la nuova edizione dello studio che va sotto il nome di Rapporto Giovani 2018, vediamo cosa dice quest’anno.

L’Istituto Toniolo ha pubblicato anche quest’anno il Rapporto Giovani 2018. Uno studio statistico sulla situazione dei giovani italiani nel 2018. Già qualche giorno fa ti avevo parlato della ricetta della felicità, o almeno quella che pensavo fosse la ricetta della felicità (qui), prendendo qualche dato proprio dal Rapporto Giovani 2018.

Ma vediamo la situazione complessiva. Intanto l’Istituto Toniolo è la fondazione che ha creato l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. E presenterà il Rapporto Giovani 2018 proprio durante la Giornata della Cattolica. Lo studio da cui nasce questo rapporto si basa su 9mila giovani italiani tra i 18 e i 34 anni, con loro l’ente ha parlato di qualsiasi argomento problematico in Italia, dagli immigrati al lavoro, al credo religioso, tirando fuori da queste chiacchierate alcune statistiche.

Il tema dell’immigrazione in particolare è stato preso in considerazione quest’anno. In Italia c’è la sensazione crescente che tutto l’odio sui social network si trasformi in qualcosa di concreto come è già successo. Dall’altra parte però, c’è un minimo di paura per il rapporto tra immigrati e lavoro, dato che il 60% dei ragazzi crede che nel valutare la domanda di lavoro dovrebbero venire prima gli italiani.

E ancora l’indecisione sul futuro. Tedeschi e inglesi ci battono perché sanno già cosa fare nel loro futuro e come realizzarsi, mentre gli italiani sono al primo posto per il sapere cosa fare nella vita senza però sapere se questa aspirazione si realizzerà. Siamo intorno al 40%. Dico “siamo” perché se me l’avessero chiesto avrei risposto la stessa cosa.

Un dato che riporta il sorriso è quello del 73,8% dei ragazzi, che crede non tanto nella politica quanto nella possibilità di ognuno di cambiare questo paese. Hai capito bene, sette ragazzi su dieci pensano che ci si possa impegnare davvero per cambiare qualcosa, una piccola cosa per volta.

#FacceCaso

Di Benedetta Erasmo

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