Microsft sempre più al centro della scuola italiana. Negli ultimi tre anni 65mila professori e 20mila studenti hanno messo mano agli strumenti della s
Microsft sempre più al centro della scuola italiana. Negli ultimi tre anni 65mila professori e 20mila studenti hanno messo mano agli strumenti della società americana.
Microsoft e la scuola italiana hanno un’intesa sempre più forte, in costante crescita da oltre 5 anni.
Il Microsoft Edu Day, terza edizione dell’evento svoltosi a Milano in collaborazione con Miur e USR Lombardia. Ha portato oltre 1200 dirigenti scolastici, docenti, studenti e ricercatori. Simbolo di una partnership in costante sviluppo, che vede proprio la Company di Redmond sempre più determinante nel processo digitale dell’istruzione.
Non è un caso che l’ad Silvia Candiani abbia pronunciato le seguenti parole: “Fondamentale ripensare la didattica, rendendola più interattiva e personalizzata con le nuove tecnologie.”
E i numeri, annunciati proprio in questa giornata, parlano da soli: contributo alla formazione di 65.000 professori e 20.000 studenti solo nell’ultimo triennio.
Impegno in continua evoluzione e investimenti a lungo termine per le attività di didattica digitale nelle scuole e sostegno alla ricerca universitaria.
Sempre l’ad ha poi riferito: “Entro il 2030 le professioni più in crescita richiederanno maggiori skill cognitive ma anche emotive, in aree quali la collaborazione, il problem-solving, il pensiero critico e la creatività. Secondo uno studio Microsoft in collaborazione con McKinsey & Company’s Education Practice, il 30–40% dei lavori nei settori in crescita richiede soft skills e solo il 42% dei datori di lavoro crede che i neolaureati siano adeguatamente preparati da un punto di vista di skill sociali ed emotive. Per questo è fondamentale ripensare la didattica, rendendola più interattiva e personalizzata e facendo leva non solo su insegnanti qualificati, ma anche su tecnologie avanzate. Gli studenti che ricevono un’istruzione personalizzata raggiungono risultati migliori del 98% degli studenti che seguono modelli di insegnamento tradizionale”.
All’Edu Day poi sono stati presentati alcuni progetti delle classi ospiti, come quello della 5A dell’Istituto Comprensivo Cremona Uno, che ne ha mostrato uno sviluppato grazie a Minecraft Education Edition, il videogioco a scopo didattico diffuso in oltre 115 Paesi al mondo. Con la consulenza di un ingegnere edile e lo studio del territorio gli studenti hanno ricostruito in digitale il ponte sul fiume Po di Cremona e la zona limitrofa.
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