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Poeti del Sud: non sono i preferiti del MIUR

Poeti del Sud: non sono i preferiti del MIUR

I poeti del Sud sono stati esclusi dal programma della maturità nel 2010 e nessuno ha pensato di reinserirli. La riforma Gelmini del 2010 aveva elimi

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I poeti del Sud sono stati esclusi dal programma della maturità nel 2010 e nessuno ha pensato di reinserirli.

La riforma Gelmini del 2010 aveva eliminato dai programmi delle superiori i poeti del Sud del ‘900. Nel 2018, le indicazioni nazionali per quei programmi sono rimasti sempre uguali e nessuno ha pensato di modificarli.

Secondo i documenti, infatti, nel programma per la maturità potranno essere fatti per la poesia Ungaretti, Saba e Montale accompagnati da qualche altro nome; per la prosa Gadda, Levi, Fenoglio e Calvino, al massimo Pasolini. Se andiamo a guardare i luoghi di nascita, a parte Alessandria d’Egitto e Cuba sono tutti al di sopra della linea Emilia Romagna – Toscana.

Nessuno, quindi, appartiene al meridione. Sicuramente i professori possono decidere di includere Quasimodo o Sciascia, ma il MIUR non lo prevede. Lo stesso problema si ha per le donne. Forse l’unica che viene citata, a volte, è Elsa Morante ma oltre a lei sono tagliate fuori tante poetesse o scrittrici, da Alda Merini a Grazia Deledda, che, ricordiamoci, ha vinto il premio Nobel per la letteratura.

L’anno della mia maturità l’autore dell’analisi del testo fu proprio Quasimodo con “Ed è subito sera”, non l’avevamo fatto. Mi ricordo il messaggio di scuse della mia professoressa di lettere che arrivò nel gruppo Whatsapp: “ci siamo dovuti concentrare su altro, è il programma”.

È stata fatta una raccolta firme per cambiare i programmi di riferimento della scuola, hanno firmato Maurizio De Giovanni, giallista napoletano, Dacia Maraini che non ha bisogno di presentazioni come anche Alberto Angela. Un divario tra Nord e Sud che va avanti da troppo tempo. Il Ministro Fedeli ha proposto una commissione d’innovazione dei programmi ministeriali. Staremo a vedere.

#FacceCaso

Di Benedetta Erasmo

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